Portogallo: manovra bocciata, Socrates verso dimissioni
Scatta per il Portogallo, da mesi a rischio salvataggio Ue-Fmi dopo Grecia e Irlanda, lo scenario più difficile: quello della crisi politica parallela a quella economica e monetaria, con il governo minoritario socialista vicino alle dimissioni dopo la bocciatura questa sera in Parlamento della manovra antideficit concordata con Bruxelles dal premier Josè Socrates.
Il capo del governo, subito dopo il voto contrario di tutti i partiti d'opposizione, di destra e di sinistra, si è recato al palazzo presidenziale di Belem, dove potrebbe annunciare le dimissioni al capo dello Stato Anibal Cavaco Silva. Lo scenario più probabile è che il presidente convochi rapidamente elezioni anticipate, che potrebbero tenersi nella seconda metà di maggio. I sondaggi danno come probabile vincitore il principale partito di opposizione, il Pds (centrodestra) di Pedro Passos Coelho.
Intanto per il Paese, negli ultimi giorni di nuovo sotto pressione dei mercati - i tassi sui bond a 5 anni hanno superato la soglia record dell'8% - si apre una fase di forti incognite. Gli analisti ritengono probabile ora un ricorso a un piano di salvataggio Ue-Fmi, anche per gli effetti della instabilità politica interna.