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Procreazione: New Scientist, in vitro embrioni con 'due madri'

Questo contenuto è stato pubblicato il 12 novembre 2009 - 18:36
(Keystone-ATS)

LONDRA - Non è mai troppo tardi per la fecondazione in vitro. Secondo quanto riporta il settimanale britannico "New Scientist", un gruppo di ricerca giapponese ha "ringiovanito" gli ovociti di donne di oltre 35 anni, prelevandone il nucleo e trasferendolo in ovociti prelevati da donne più giovani.
In questo modo il Dna di donne più "attempate" è stato inserito nella sostanza che si trova all'interno dell'ovulo (citoplasma), che contiene il Dna mitocondriale, trasmesso solo per via materna e che sembra coinvolto in processi biologici fondamentali, come l' invecchiamento, tanto da essere chiamato "il cerchio magico".
La ricerca è stata condotta in Giappone, nell'ospedale St. Mother di Kitakyushu, dove Atsushi Tanaka ha prelevato il nucleo da 31 ovuli di donne di oltre 35 anni che avevano affrontato un intervento di fecondazione artificiale. Quindi ha trasferito il nucleo in altrettanti ovociti prelevati da donne più giovani, ottenendo così 25 ovuli adatti per essere fecondati. Si sono ottenuti così 7 embrioni (pari al 28%).
In Gran Bretagna, secondo il "Daily Mirror" che riporta la notizia, le leggi britanniche non ammettono un bambino con 'tre genitori', quindi il trattamento non sarebbe, per ora, legale.

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