Street View: Mister dati cita Google in tribunale
BERNA - Il preposto federale alla protezione dei dati ha deciso di ricorrere al Tribunale amministrativo federale (TAF) contro Street View, il servizio di Google che permette di passeggiare virtualmente in numerose città svizzere. Hanspeter Thür rimprovera all'azienda di non garantire completamente la tutela della sfera privata. Il gigante informatico respinge le accuse sostenendo che è tutto legale.
Per Mister dati è però chiaro che Google non rispetta i limiti sulla protezione della personalità previsti della legge elvetica. Nel servizio Street View, messo online da metà agosto 2009, numerosi volti e targhe di veicoli non sono infatti sufficientemente mascherati, ha sostenuto Thür in una conferenza stampa tenutasi oggi a Berna.Raccomandazioni inascoltate
L'11 settembre era stata emanata una direttiva nella quale si invitava Google a tenere maggiormente conto della protezione dei dati personali, ricorda Thür. Nella sua lettera del 14 ottobre, Google aveva però respinto la maggior parte dei punti della raccomandazione.
Per Mister dati, raccogliere sufficienti prove non è stato affatto difficile: "chiunque può farlo passando una mezz'oretta davanti al proprio computer". Le immagini non sufficientemente mascherate si trovano "in abbondanza".Nessuna nuova foto
Nella denuncia si chiede inoltre a Google di non mettere ulteriori fotografie in rete prima della sentenza del TAF. Una decisione del tribunale su questo specifico punto dovrebbe essere presa già nelle prossime settimane.
Google sostiene che il sistema d'anonimizzazione delle immagini funziona al 99%, ha detto Thür. In realtà - ha aggiunto - una inchiesta interna dell'azienda stessa ha permesso di stabilire che tale percentuale è solo dell'89%. In ogni caso, ha proseguito Mister dati, anche un valore del 99% non è sufficiente. Ciò significherebbe infatti che su 20 milioni di foto realizzate in Svizzera, 400'000 presentano volti riconoscibili.
Il problema si pone specialmente nei quartieri periferici in cui la densità della popolazione sulle strade è minore. Qui il mascheramento delle facce non è sufficiente, soprattutto se si considera la possibilità di ingrandire le immagini.
È inadeguata, sostiene Mister dati, anche l'altezza della fotocamera montata sui veicoli di Google (2,75 metri), già criticata nella raccomandazione, poiché supera recinzioni, siepi e muri. La sfera privata in questi luoghi - giardini, cortili - non è in tal modo più garantita.
Thür afferma poi che già la comunicazione preliminare fornita da Google era incompleta: l'azienda aveva annunciato di voler fotografare principalmente i centri città, ma ha invece messo in rete zone molto più estese.Google: è tutto legale
Reagendo immediatamente alla denuncia di Mister dati, Google afferma di essere "molto delusa" della decisione di portare il "caso Street View" davanti al TAF. L'azienda ritiene tale misura "inutile" e ribadisce che il servizio proposto è perfettamente legale.
Abbiamo discusso con Hanspeter Thür prima e dopo il lancio di Street View in Svizzera, afferma il responsabile della protezione dei dati presso Google Peter Fleischer, citato in un comunicato. L'azienda ha proposto misure per migliorare la tutela della sfera privata dove le è stato chiesto, ha aggiunto.
"La decisione odierna mostra che Thür non è disposto a entrare in materia sulle soluzioni che abbiamo proposto", sostiene Fleischer. Google, aggiunge, "si batterà contro ogni procedura".