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Ue: preoccupazione per disoccupazione, mai così alta dal 1997

(Keystone-ATS) “Sì, questo elevato livello di disoccupazione ci preoccupa”: lo ha detto oggi Amadeu Altafaj Tardio, portavoce del commissario Ue all’economia Olli Rehn, commentando il tasso di disoccupazione del 10,8% per la Ue-17 nel mese di febbraio pubblicato questa mattina da Eurostat. Si tratta del “livello di disoccupazione più alto nella zona euro dal giugno 1997”, ha aggiunto il portavoce.

“Esso sottolinea che siamo di fronte a una doppia sfida: una è consolidare i conti pubblici, l’altra è realizzare le riforme strutturali per aumentare il potenziale delle nostre economie e creare nuova e migliore occupazione”, ha proseguito Altafaj Tardio.

“Questo è il dato generale, ma se guardiamo nel dettaglio vediamo che, rispetto a un anno fa, il tasso di disoccupazione è sceso in otto Stati membri – ha spiegato -. Quindi, non è che la disoccupazione sta salendo in tutta l’Europa dei 27: In otto Stati membri la disoccupazione è diminuita, in 18 Stati membri tuttavia è aumentata e in uno Stato membro è stabile. Quindi il dato generale non riflette una situazione irregolare per quanto riguarda la disoccupazione”.

“Come ha detto il vice presidente (Olli Rehn), stiamo attraversando una lieve recessione e ci aspettiamo di vedere dati positivi di crescita nella seconda parte di quest’anno – ha ricordato -. Tuttavia, questo tasso di disoccupazione molto elevato non riflette solo la crisi attuale, ma anche gli effetti di importanti squilibri macroeconomici, strozzature alla crescita e alla creazione di posti di lavoro”.

“Per questo – ha concluso -, oggi più che mai è importante realizzare le riforme strutturali nei paesi in cui il potenziale di crescita è basso e in cui non vediamo la creazione di nuova e migliore occupazione”.

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