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Vicenda Luca: l'Italia chiede assistenza giudiziaria

Questo contenuto è stato pubblicato il 04 dicembre 2012 - 15:00
(Keystone-ATS)

La magistratura italiana ha inoltrato una domanda di assistenza giudiziaria nella vicenda di Luca, il bimbo diventato tetraplegico e cieco dopo aver subito un'aggressione a Veysonnaz (VS) nel febbraio 2002, quando aveva 7 anni. Secondo il giornale "Le Nouvelliste", un'inchiesta penale è stata avviata in Italia.

Confermando l'esistenza della richiesta di assistenza giudiziaria, il procuratore generale vallesano Jean-Pierre Gross precisa che essa è attualmente esaminata. Sempre secondo "Le Nouvelliste", il padre di Luca auspica che gli indumenti indossati dal bambino al momento del dramma siano sottoposti a nuove analisi in Italia.

Il Ministero pubblico vallesano, dal canto suo, aspetta per fine anno i risultati della perizia svolta da quattro esperti sul disegno di Marco - il fratellino di quattro anni presente durante l'aggressione - nel quale sono raffigurate diverse persone.

L'inchiesta condotta dalla magistratura vallesana aveva attribuito la responsabilità dell'accaduto al cane della famiglia, un pastore tedesco di 7 mesi. Luca, Marco e i loro genitori hanno sempre contestato questa versione.

La famiglia è nel frattempo tornata in Italia, dove la vicenda - diventata di pubblico dominio - ha profondamente commosso l'opinione pubblica.

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