Asilo: minorenni non accompagnati stendono catalogo rivendicazioni
(Keystone-ATS) Un gruppo di 30 richiedenti l’asilo minorenni non accompagnati provenienti da differenti cantoni ha steso una carta per la difesa dei loro diritti. Chiedono tra l’altro che siano prese misure nell’ambito dell’alloggio, della tutela e della formazione.
Il documento è stato redatto dallo stesso gruppo con il sostegno della Federazione svizzera delle associazioni giovanili che ha fornito un aiuto linguistico e consulenze giuridiche di specialisti dell’Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati (OSAR) e del Servizio sociale internazionale.
“Indipendentemente dal fatto che siamo giovani svizzeri o stranieri, siamo tutti esseri umani”, ha sottolineato il gruppo di giovani in una conferenza stampa a Berna. “Tutti hanno il diritto di costruirsi un futuro”.
L’alloggio è una delle principali preoccupazioni. “Alcuni richiedenti minorenni non accompagnati del nostro gruppo vivono talvolta in camere di dieci persone, di cui nove sono adulti”, ha spiegato Haben, 16 anni, aggiungendo che “nel centro ci sono solo tre giovani e tutti gli altri sono adulti. Questo provoca problemi: i ragazzi non hanno la tranquillità necessaria per fare i compiti in quanto gli adulti bevono spesso alcool e litigano”.
I richiedenti asilo minorenni non accompagnati dovrebbero vivere con altri giovani o essere accolti in una famiglia svizzera. “Questo ci aiuterebbe ad apprendere più rapidamente la lingua e a conoscere e comprendere meglio la cultura”, ha continuato uno dei giovani.
Numerosi richiedenti vivono in container: in questo caso i giovani chiedono più spazio, sufficiente acqua calda e un migliore isolamento soprattutto in inverno. In generale vorrebbero condizioni di alloggio identiche in tutti i cantoni, come anche una migliore copertura medica. Auspicano inoltre di essere meno limitati dal punto di vista finanziario: “se non è possibile darci più denaro, occorrerebbe offrirci la possibilità di guadagnarlo”.
I giovani vorrebbero anche non essere abbandonati a se stessi dopo aver compiuto i 18 anni, in quanto per coloro che dispongono di un permesso N o F è molto difficile in Svizzera seguire una formazione, le cui condizioni variano profondamente da un cantone all’altro.