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Borsa svizzera chiude in calo

(Keystone-ATS) ZURIGO – Chiusura negativa per la borsa svizzera, che ha terminato le contrattazioni con l’indice SMI dei titoli guida in flessione dello 0,44% a 6512,99 punti, mentre l’indice complessivo SPI è arretrato dello 0,38% a quota 5’791,91.
I listini, nell’imminenza della decisione della Fed, hanno risentito dell’andamento in rosso di Wall Street e non hanno approfittato dei risultati in provenienza dall’America, superiori alle attese degli analisti.
Tra le blue chip praticamente tutti i titoli hanno ceduto terreno, ad eccezione di Holcim (+1,18% a 64,05 franchi), Richemont (+2,59 a 51,45 franchi) e Swatch Group (+0,77% a 391,0 franchi), che proprio oggi ha annunciato la costruzione di un nuovo sito di produzione nel canton Giura.
Di segno negativo i bancari, con UBS in flessione dello 0,89% (a 16,69 franchi), Credit Suisse dell’1,24% (a 40,75 franchi) e Julius Bär dell’1,01% (a 40,28 franchi). Deboli anche Swiss Re (-0,86% a 47,45 franchi) e ZFS (-1,06% a 241,70 franchi). Transocean, che pubblicherà i trimestrali dopo la chiusura dei mercati americani, ha ceduto l’1,20% a 61,65 franchi.
Sul mercato allargato Clariant ha fatto segnare una crescita dello 3,5%. Proprio oggi il gruppo chimico basilese ha annunciato risultati in netta crescita, con un utile netto sui primi nove mesi dell’anno pari a 144 milioni di franchi. Ha guadagnato terreno anche Petroplus (+1,8), mentre Nobel Biocare, dopo una giornata trascorsa tra alti e bassi, ha chiuso in flessione dell’1,3%. Nei primi tre trimestri dell’anno il leader mondiale dell’implantologia dentale ha registrato una forte contrazione dei profitti a 40,5 milioni di euro.

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