Borsa svizzera in calo, pesa Richemont
(Keystone-ATS) Mattinata in negativo oggi per la Borsa svizzera, con l’indice principale SMI che cedeva lo 0,50% a 9’131.79 punti verso le 11.25. L’indice completo SPI si attestava a 10’478.59 punti, in flessione dello 0,43%.
Dopo le perdite non indifferenti di ieri, oggi sarà secondo gli analisti una giornata di stabilizzazione: lo stato d’animo degli investitori viene descritto come più “fiducioso”. Tuttavia ci si muove con prudenza soprattutto visti i segnali provenienti da Oltreoceano. A Wall Street lo slittamento della riforma fiscale – con il conseguente taglio delle tasse alle imprese – ha infatti fiaccato gli animi.
Ora, sottolineano gli operatori, dopo che è divenuto chiaro che le grandi promesse del presidente americano Donald Trump potranno realizzarsi solo in maniera ridimensionata, gli investitori si muovono con estrema prudenza sui mercati. Nel pomeriggio i dati relativi alla fiducia dei consumatori americani, misurata dall’indice Michigan, potrebbero fornire qualche impulso.
A pesare sul listino elvetico è Richemont che cede il 3,99%. Oggi il gruppo ginevrino ha annunciato di aver realizzato risultati in forte crescita nel primo semestre, chiuso a fine settembre, dell’esercizio 2017/2018. L’utile netto è infatti progredito dell’80% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a 974 milioni di euro, mentre il fatturato è dal canto suo aumentato del 10% a 5,6 miliardi di euro (6,42 miliardi di franchi).
I risultati sono in linea con le aspettative del mercato, ma non sorprendono gli investitori, soprattutto dopo la previsione positiva degli utili pubblicata ad ottobre. Sempre nel segmento del lusso risulta pesante anche Swatch (-1,50%).
In consistente calo anche altri valori particolarmente sensibili alla congiuntura come ABB (-1,68%), Adecco (-1,05,%) e Geberit (-1,13%), mentre contengono maggiormente le perdite i pesi massimi difensivi Novartis (-0,18%), Roche (-0,48%) e Nestlé (-0,36%).
Marciano sul posto Credit Suisse (-0,13%) e Julius Bär (invariata), mentre UBS guadagna (+0,71%). Nello stesso comparto finanziario andamento contrastato per gli assicurativi, con Swiss Life in crescita (+0,35%) e, sull’altro fronte, in calo Zurich (-0,40%) e Swiss Re (-0,54%).
Givaudan, che cancellerà una trentina di posti di lavoro a Vernier (GE) nell’ambito della riorganizzazione mirante a migliorare la produttività entro il 2020, si muove leggermente al di sotto della linea di demarcazione (-0,31%).
Sul mercato allargato, Schaffner arretra dello 0,85%. Il fabbricante di componenti elettronici solettese ha annunciato oggi di aver concluso un accordo consensuale davanti al Tribunale del commercio di Berna con la fallita società di Bienne Sputnik Engineering.