Franco ai massimi di sempre su euro, moneta europea sotto 0,98
(Keystone-ATS) Il franco si rafforza ancora sull’euro: la moneta europea è scesa oggi sotto 98 centesimi, toccando il minimo di sempre.
Questo se si fa astrazione della ultra-convulsa giornata del 15 gennaio 2015, quando la Banca nazionale svizzera (BNS) abolì in modo inaspettato la soglia minima di cambio di 1,20 franchi.
Poco dopo le 14.00 il corso dell’euro è sceso oggi sino a 0,9762 franchi, perdendo un centesimo tondo rispetto alla mattinata. Secondo gli analisti la debolezza della valuta dell’Eurozona si spiega soprattutto con l’incertezza riguardo alle forniture di gas all’Europa, che potrebbe scatenare una recessione.
Il minimo assoluto raggiunto nella citata seduta del 2015 – passata alla storia come “Francogeddon”, perché si rivelò una sorte di Apocalisse che prese in contropiede i cambisti – non è più molto lontano: secondo i dati Swissquote si situa a 0,9652. Va anche detto che quel giorno le turbolenze dopo la mossa della BNS furono così forti che a tratti non era più nemmeno possibile determinare il corso.
Per gli amanti della storia economica, l’euro (in circolazione monetaria effettiva dal 2002) ha toccato il suo massimo di sempre sul franco – sempre in base ai dati Swissquote – nel 2007 a 1,7146 franchi. Erano i tempi del cosiddetto “supereuro”, che secondo i suoi sostenitori si apprestava a sostituire il dollaro come valuta di riferimento mondiale. La successiva crisi economica e finanziaria mondiale, aggravata poi dalla crisi del debito sovrano europeo, ha poi però inciso pesantemente sul valore della moneta Ue, rafforzando il ruolo del franco quale valore rifugio.
Una fama che si è peraltro costruita solo dopo parecchio tempo. Il franco svizzero ha infatti oltre 170 anni: è nato nel 1850 e allora era orientato al sistema francese. Probabilmente non molto noto è il fatto che le prime monete vennero coniate a Parigi: la Zecca federale di Berna entrò infatti in funzione solo nel 1853. E all’epoca non sono probabilmente stati tanti a scommettere che quella valuta sarebbe un giorno diventata più preziosa di quella delle grandi potenze vicine.