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Islam: liberi bimbi copti accusati offese, intervenuto Morsi

(Keystone-ATS) È finito oggi con un’ordinanza di liberazione l’incubo di due bambini copti finiti in un centro per minori con l’accusa di aver offeso l’Islam facendo pipì su alcuni fogli che contenevano versetti del Corano. A scendere in campo in loro favore sarebbe stato il presidente Mohamed Morsi su sollecitazione della comunita cristiana. Nabil Nagui Rizq, 10 anni, e Mina Nadi Farag, di 9, entrambi di una famiglia copta, erano stati arrestati questa settimana. Da fonti giudiziarie si è appreso che il tribunale ha ordinato la scarcerazione in ragione della loro età .

È stato un responsabile copto, Naguib Guebrail, a sostenere che la loro liberazione è arrivata anche grazie alle pressioni del presidente, dopo che dalla comunità cristiana era partita una richiesta per un suo interessamento nella vicenda.

Secondo quanto si apprende, Morsi ha sostenuto che l’incarcerazione dei due “è contraria alle convenzioni internazionali sui diritti dei bambini” sottoscritte dall’Egitto. Tuttavia, nessuno dalla presidenza egiziana ha confermato ufficialmente l’interessamento di Morsi, appartenente ai Fratelli Musulmani.

I due ragazzini erano stati arrestati in una provincia del Nord, con l’accusa di aver “attentato alla religione” e detenuti in un centro per minori, dove sono rimasti per diversi giorni fino alla decisione odierna della giustizia egiziana.

È la prima volta che in Egitto due bambini vengono arrestati con un’accusa simile, ma la comunità copta è stata in passato accusata di offese all’Islam. Un uomo è stato condannato a 6 anni di carcere per offese via Facebook a Maometto e allo stesso Morsi.

È copto poi, di origini egiziane, Nakoula Basseley Nakoula, il produttore del film ‘L’innocenza dei musulmanì, una pellicola giudicata anti-Islam, finito in carcere dopo le violente proteste scoppiate in tutto il mondo musulmano.

Il processo contro un altro copto, il venticinquenne Albert Saber, arrestato per aver postato sulla sua pagina Facebook il trailer del film, riprenderà invece il prossimo 17 ottobre al Cairo: è accusato di aver insultato l’Islam e il cristianesimo.

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