Metsola negli Usa, “l’Ue non vuole fregare nessuno”

"L'Ue reagirà fermamente e immediatamente contro le barriere ingiustificate al commercio libero ed equo, anche quando le tariffe vengono utilizzate per contestare politiche legali e non discriminatorie. Non vogliamo imboccare quella strada, ma siamo pronti".
(Keystone-ATS) Lo ha detto la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, nel suo discorso alla Johns Hopkins University, negli Stati Uniti.
“Dovremmo parlare di accordi commerciali piuttosto che di dazi – ha aggiunto Metsola -, crescere insieme piuttosto che il contrario. Noi non vogliamo fregare nessuno. L’atteggiamento ‘win-win’ sarà sempre il nostro approccio preferito, ma siamo pronti a tutto. Quindi permettetemi di essere chiara”.
“Consideriamo gli Usa come i nostri alleati più stretti – ha proseguito -. Non solo perché condividiamo gran parte della stessa storia, ma anche molti degli stessi valori”.
“Ecco perché insieme – secondo Metsola – gli Stati Uniti e l’Europa, hanno creato e implementato il Piano Marshall per supportare governi stabili e democratici in Europa. Per garantire che il tipo di tiranni che un tempo ci avevano tormentato non ci avrebbero mai più tormentato”.
“Ecco perché insieme abbiamo fondato la North Atlantic Treaty Organization, la Nato, una partnership per unire i nostri continenti in difesa della libertà. L’anno scorso, la Nato ha celebrato il suo 75° anniversario proprio qui a Washington D.C. Ciò rende la nostra relazione transatlantica l’alleanza di maggior successo della storia”, ha rilevato ancora Metsola.
Secondo la presidente dell’Eurocamera, “la pace senza libertà, la pace senza dignità, la pace senza giustizia, la pace non basata sul principio di ‘qualsiasi cosa sull’Ucraina senza l’Ucraina’, non è affatto una vera pace”.
”Gli europei – ha aggiunto – che hanno trascorso mezzo secolo dietro la cortina di ferro, sognando di andare a ovest, lo capiscono fin troppo bene. Quindi sì, parliamo di pace. Ma dobbiamo anche essere chiari su cosa significhi. Un’Ucraina che non è sostenuta, che non ha la forza di resistere, non sarà in grado di trovare quella pace sfuggente. Ecco perché siamo stati al fianco dell’Ucraina. Ecco perché non la abbandoneremo”.
“Non possiamo sottovalutare il pericolo reale che deriverà dal posticipare ciò che sta accadendo ora in una guerra ancora più grande e più estesa, tra un paio d’anni”, ha proseguito Metsola. ”È qualcosa che l’Europa ha detto fin dal primo giorno. È stato ben spiegato dal presidente francese Macron qui all’inizio di questa settimana. L’Europa è pronta a fare la sua parte nel garantire la pace e la stabilità in Ucraina perché sappiamo che questo significa pace e stabilità in Europa e che è una situazione vantaggiosa per tutti”.