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Nestlé chiude in Francia fabbrica pizze che avrebbe causato morti

La vendita di pizze surgelate è crollata in Francia. KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) Nestlé ha annunciato oggi la chiusura definitiva in Francia della fabbrica di pizze surgelate Buitoni la cui attività era stata sospesa l’anno scorso per presunti casi di avvelenamento – anche con esito mortale – causati dal batterio Escherichia coli.

Stando a quanto riferisce l’agenzia Afp la società si impegna però a non licenziare i 140 dipendenti sino alla fine di dicembre, ha indicato la filiale francese della multinazionale. Nello stesso tempo è stato avviato il processo per trovare una soluzione di acquisizione solida e duratura per lo stabilimento e per offrire ai dipendenti un’opportunità di ricollocazione interna al gruppo, è stato precisato.

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La fabbrica di Caudry (regione Hauts-de-France, Alta Francia, vicino al Belgio), attiva dal 1982, è al centro dello scandalo per aver prodotto pizze della gamma Fraîch’Up che potrebbero aver causato nel marzo 2022 la morte di due bambini e l’avvelenamento di decine di altri. Un’inchiesta giudiziaria è in corso per omicidio colposo e lesioni colpose.

Le macchine si erano in un primo tempo fermate il 18 marzo di quell’anno. In dicembre una delle due linee di produzione aveva poi ripreso a funzionare. Ma nel marzo scorso l’attività era stata nuovamente interrotta, dopo che Nestlé aveva registrato un crollo delle vendite del 20% delle pizze surgelate in Francia.

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