Omicidi: in coppia vittime prevalentemente donne, fuori casa uomini
In base a un'indagine dell'Ufficio federale di statistica (UST) sugli omicidi e tentati omicidi commessi in Svizzera tra il 2019 e il 2023 emerge che nel 93% dei casi le vittime di reati consumati nell'ambito di una relazione di coppia è di sesso femminile.
(Keystone-ATS) Tale percentuale scende al 54% per i crimini in ambito famigliare, mentre al di fuori della sfera domestica rappresentano solo il 27%. Nel primo caso gli autori sono prevalentemente uomini; nel secondo sono di sesso maschile nei due terzi degli episodi e per i delitti al di fuori dalla famiglia sono il 94%, rivela l’inchiesta pubblicata oggi dall’UST.
Sulla base dei rapporti stilati, le polizie cantonali hanno fornito in 1’012 questionari ulteriori informazioni sulle condizioni di vita delle vittime e degli autori di omicidi e tentati omicidi, nonché sulle circostanze del reato. In totale sono stati analizzati i dati relativi a 265 vittime e persone imputate all’interno della relazione di coppia, 150 vittime e 142 autori all’interno della famiglia nonché 765 vittime e 864 persone imputate di omicidi – commessi e tentati – al di fuori della sfera domestica.
Le cause sono complesse e molteplici; diversi fattori di rischio possono portare a tensioni in una relazione o in famiglia. Nei casi di tentati omicidi e di omicidi portati a compimento all’interno di una coppia, per le persone imputate sono stati segnalati il consumo di alcol, droghe e farmaci (29%), problemi finanziari (28%) e malattie psichiche (28%).
Oltre a queste circostanze personali, gli atti della polizia mostrano che il 44% delle persone imputate di tentato omicidio all’interno della relazione di coppia era già stato violento nei confronti delle vittime prima del reato. Alcune di queste violenze hanno portato ad un intervento della polizia o ad una denuncia. Inoltre, per un terzo delle persone imputate di sesso maschile è stato segnalato un comportamento controllante e dominante prima del reato.
Anche per i casi di omicidio all’interno della famiglia tra i problemi personali principali figurano quelli finanziari e l’uso di sostanze. Le malattie psichiche sono state segnalate un po’ più spesso (39%). Precedenti episodi di violenza da parte della persona imputata sono stati menzionati per meno della metà delle persone.
I risultati mostrano che l’abuso di sostanze è un problema comune anche fuori dalla sfera domestica. Delinquenza e comportamento violento sono stati menzionati per un quarto delle persone imputate. La metà degli autori di omicidi e tentati omicidi al di fuori della sfera domestica era già stata registrata dalla polizia per reati penali nei due anni precedenti al delitto.
Per più della metà delle persone imputate di omicidi all’interno di relazioni di coppia o della famiglia i risultati dell’indagine mostrano che i problemi personali possono essere possibili fattori scatenanti. Dagli atti della polizia emerge inoltre che un possibile fattore è l’escalation di una lite, come pure, per un terzo degli imputati maschili di omicidi all’interno di una coppia, lo è la gelosia. Al di fuori della sfera domestica il fattore scatenante citato con maggiore frequenza è l’escalation di una lite (61%).
Le armi affilate o appuntite sono state i mezzi più frequentemente utilizzati in tutti e tre gli ambiti. Il 22% delle vittime contro cui è stata usata un’arma affilata o appuntita è stato ucciso all’interno della relazione di coppia e il 24% all’interno della famiglia. Al di fuori della sfera domestica tale percentuale scende al 9%.
Le armi da fuoco sono state utilizzate contro 32 vittime all’interno della coppia e contro 15 all’interno della famiglia; rispettivamente il 66 e il 73% delle vittime sono morte. Complessivamente nella sfera domestica è stato ucciso circa un terzo di tutte le vittime registrate nell’indagine supplementare, mentre al di fuori dell’ambito domestico la percentuale è del 12%.