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Risparmi, l’esercito svizzero annulla diverse grandi manifestazioni

Kampfjet fliegt über Menschen, die an einem Berghang stehen
© Keystone / Anthony Anex

La decisione di cancellare delle grandi manifestazioni è stata presa senza il necessario preavviso, criticano personalità politiche dalla destra alla sinistra. Anche il responsabile delle forze aeree non ne era al corrente fino all'ultimo momento.

L’esercito avrebbe voluto mostrarsi sotto la miglior luce a Emmen, nel canton Lucerna, a Bière, nel canton Vaut e sull’Axalp, nell’Oberland bernese. Ma i tre grandi eventi previsti per quest’anno e per il prossimo non si terranno per ragioni di risparmio.

Il capo dell’esercito Thomas Süssli ha spiegato al telegiornale della Radiotelevisione della Svizzera tedesca SRF che i costi operativi, tra gli altri, sono aumentati. Secondo lui, è stato solo mercoledì della scorsa settimana che ci si è resi conto che un annullamento si stava profilando all’orizzonte e che una decisione è stata presa in seguito.

Thomas Süssli
Il capo dell’esercito, Thomas Süssli. Keystone / Anthony Anex

Sono quindi sorti degli interrogativi. Personalità politiche responsabili della sicurezza criticano il fatto di non essere state informate di questa decisione importante.

Priska Seiler Graf (Partito socialista, PS), presidente della commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale, ha dichiarato: “Io e i miei colleghi della commissione siamo molto contrariati. Ancora lunedì, abbiamo avuto una riunione con il sig. Süssli. Non ci ha detto proprio nulla riguardo agli annullamenti di questi eventi”.

“Nessuna informazione”

Da sinistra a destra dello scacchiere politico, il modo in cui il capo dell’esercito ha comunicato – o meglio, non comunicato – suscita incomprensione. Il consigliere nazionale dell’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) Mauro Tuena si rammarica del fatto di non aver ricevuto abbastanza informazioni sulle manifestazioni previste.

“Non abbiamo ricevuto nessuna informazione su queste grandi manifestazioni, su quanto costano e sugli eventuali contributi degli sponsor. È sorprendente, tanto più che abbiamo appena avuto una seduta di commissione e avremmo almeno potuto parlarne”. Secondo Tuena, è in effetti la commissione, e rispettivamente il Parlamento, che in fin dei conti mette a disposizione i fondi.

Le critiche sono fioccate anche su X (ex Twitter).  Andrea Gmür-Schönenberger (Il Centro), presidente della commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati, è venuta a sapere della decisione tramite i social media.

“Secondo me, si tratta di una richiesta di aiuto dell’esercito. Le forze armate hanno troppi pochi mezzi a disposizione. Devono quindi cominciare a risparmiare da qualche parte. Mi rammarico che tali manifestazioni vengano soppresse”, ha dichiarato.  

Aerei
Un Pilatus PC-7, un PC-21 et un F/A-18 Hornet delle forze aeree svizzere durante lo show aereo sull’Axalp nell’ottobre 2022. Anthony Anex

Un altro punto degno di nota della vicenda: varie fonti indipendenti hanno comunicato alla SRF che anche il capo delle forze aeree, Peter Merz, è venuto a sapere dell’annullamento dei grandi eventi praticamente nello stesso momento in cui è stato diffuso il comunicato stampa.

Süssli non ha voluto commentare le critiche davanti alle telecamere della SRF. Tuttavia, ha dichiarato per iscritto: “Il Comando dell’esercito è venuto a conoscenza di questa situazione mercoledì e ha preso la decisione di conseguenza. I responsabili sono stati informati prima della pubblicazione del comunicato stampa”.

Alcune domande restano senza risposta, ma una cosa è chiara: la decisione di cancellare il progetto a breve termine è stata presa dal Comando dell’esercito. Süssli dovrà ora probabilmente renderne conto davanti alla commissione della politica di sicurezza nella prossima riunione.

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