Raggiunte firme necessarie per voto a Camera USA su caso Epstein
Negli Stati Uniti ha raggiunto il numero di firme necessario una petizione che impone alla Camera di votare una misura volta a costringere l'amministrazione Trump a pubblicare i documenti in suo possesso su Jeffrey Epstein, il finanziere pedofilo morto suicida.
(Keystone-ATS) La 218esima firma è stata quella della deputata democratica Adelita Grijalva, che ha prestato giuramento alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ieri, con settimane di ritardo a causa dello shutdown, e come primo atto ufficiale ha apposto la sua firma. Ad annunciarlo su Twitter il deputato democratico Ro Khanna, firmatario, insieme col repubblicano Thomas Massie, della misura, chiamata “Epstein Files Transparency Act”, su cui la Camera sarà costretta a votare dopo la petizione passata questa sera. “I leader repubblicani della Camera non possono bloccarla”, ha commentato Khanna.
La nomina di Adelita Grijalva era stata rinviata perché la sua elezione era avvenuta poco prima dell’inizio della chiusura del governo federale il 1° ottobre, ma i democratici hanno accusato il presidente della Camera Mike Johnson di aver ritardato il giuramento proprio per evitare la firma della petizione.
Il caso Epstein è tornato alla ribalta nelle scorse ore dopo la pubblicazione da parte di parlamentari Democratici delle email in cui Jeffrey Epstein scriveva che il presidente Donald Trump aveva trascorso “ore a casa mia” con una delle sue vittime.
La Casa Bianca ha risposto accusando i Democratici di aver diffuso “selettivamente le email ai media liberali per creare una falsa narrazione volta a screditare il presidente Trump”, secondo quanto ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, in un comunicato.