Russia: Putin dà mandato “per eventuali test nucleari”
In una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato di valutare la preparazione di eventuali test nucleari se gli Stati Uniti dovessero avviarli.
(Keystone-ATS) Putin dato mandato al governo e ai servizi di intelligence di “raccogliere informazioni” sull’eventuale tenuta di test nucleari da parte degli USA e di “presentare proposte concordate sull’eventuale avvio dei lavori per la preparazione dei test di armi nucleari” qualora Washington dovesse avviarli, riferisce il Cremlino.
La Russia, ha sottolineato Putin, “ha sempre rispettato rigorosamente e continua a rispettare gli impegni del Trattato sulla proibizione completa degli esperimenti nucleari, e non abbiamo piani di ritirarci da tali impegni”.
“Tuttavia – ha aggiunto – come ho detto nel discorso all’Assemblea federale nel 2023, se gli Stati Uniti o altri Stati partecipanti al Trattato effettueranno tali test, anche la Russia dovrà adottare misure adeguate di risposta”.
Alla riunione del Consiglio di sicurezza hanno partecipato tra gli altri il ministro della difesa Andrei Belousov, il capo di Stato maggiore Valery Gerasimov, il direttore dei servizi d’intelligence per l’estero (SVR) Serghei Naryshkin e di quelli interni (FSB) Alexander Bortnikov.
Belousov, riferisce la Tass, ha detto di ritenere “opportuno iniziare immediatamente a prepararsi” a eventuali “test nucleari” e che “il sito di test di Novaya Zemlya ne consente” eventualmente “l’attuazione in tempi brevi”.
Nei giorni scorsi il presidente americano Donald Trump ha detto di aver “dato istruzioni” per “iniziare a testare armi nucleari”. Successivamente il suo segretario all’energia Chris Wright ha dichiarato che i test nucleari ordinati da Trump non comporteranno esplosioni nucleari ma coinvolgeranno “le altre parti di un’arma nucleare” per garantirne il funzionamento.
Naryshkin ha affermato che diplomatici dell’ambasciata russa a Washington hanno contattato funzionari americani per chiarire il significato delle dichiarazioni di Trump, ma “i rappresentanti sia della Casa Banca, sia del Dipartimento di Stato hanno evitato una risposta sostanziale, assicurando che avrebbero riferito ai loro superiori e contattato poi la parte russa se fosse stato ritenuto necessario fornire chiarimenti”.