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Tribunale belga rifiuta estradizione rapper spagnolo Valtònyc

Il rapper spagnolo Valtònyc: "non sono un terrorista". Keystone/EPA/STEPHANIE LECOCQ sda-ats

(Keystone-ATS) La Corte d’appello della città belga di Gand ha rifiutato l’estradizione del rapper spagnolo Valtònyc, condannato nel suo paese per “apologia del terrorismo” all’interno delle sue canzoni, in lingua catalana.

“Sono libero, faccio musica da quando ho 18 anni, non sono un terrorista e la giustizia mi ha dato ragione”, ha esultato il rapper 28enne, il cui vero nome è José Miguel Arenas Beltrán.

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Il cantante era fuggito in Belgio nel 2018 dopo una condanna a tre anni e mezzo per “apologia del terrorismo”, “ingiurie contro la Corona spagnola” e “minacce” contenute, secondo la sentenza, nelle sue canzoni.

Secondo la giustizia spagnola, inoltre, alcuni versi di un suo brano contenevano un'”incontestabile” apologia degli indipendentisti baschi dell’Eta, classificato come movimento terroristico nell’Unione europea.

Ma il tribunale di Gand, questa mattina, ha rigettato la richiesta di estradizione del rapper per tutti e tre i casi giudiziari che lo avevano coinvolto.

“Questa è una vittoria chiara e netta”, ha sottolineato Simon Bekaert, legale di Valtònyc. La Spagna potrà comunque fare appello alla Corte di cassazione, che però si limita all’esame degli aspetti procedurali di un caso giudiziario.

Il rapper, in Belgio, ha potuto contare sul sostegno del movimento indipendentista catalano e, in particolare, dell’entourage dell’ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont.

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