Tunisia: premier, non saremo mai uno stato teocratico
(Keystone-ATS) La nuova Tunisia “non sarà uno Stato teocratico o che pratichi la discriminazione”: il premier Ali Laarayedh, intervenendo al tredicesimo forum di Doha, ha tracciato la rotta della ‘seconda repubblicà, dicendo che essa “sarà fondata sui valori umanistici, civili, democratici e pluralisti, oltre che sulla giustizia, l’equità e la neutralità dell’Amministrazione”.
Il discorso di Laarayedh è giunto poche ore dopo i gravissimi disordini provocati in tutto il Paese da Ansar al Sharia, movimento salafita che predica l’adozione della legge coranica, preludio all’istituzione del califfato.
Tali principi, ha aggiunto Laarayedh, portano la Repubblica a mettere “al centro delle sue preoccupazioni uno Stato civile dove i conflitti confessionali, religiosi e militari non abbiano ragione d’essere”.
L’arabo, ha aggiunto il premier tunisino, è la lingua dello Stato e l’Islam la sua religione, ma lo Stato “non sarà mai teocratico o che pratichi la discriminazione e la repressione religiosa, sottomettendo i suoi cittadini non musulmani a trattamenti crudeli ed inumani”.