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Algeria: calma ad Algeri, proteste nel resto del paese

(Keystone-ATS) ALGERI – Parziale ritorno alla calma in Algeria, attraversata ormai da quattro giorni da violente proteste che hanno fatto numerose vittime. Tre manifestanti sono morti e 400 persone, tra cui 300 agenti, sono rimaste ferite, ha annunciato il ministro dell’interno, mentre la stampa parla di un quarto decesso e di almeno 700 feriti.
Notte tranquilla ad Algeri, anche se alcuni incidenti, riporta El Watan, sono avvenuti ieri pomeriggio e in serata alla periferia est, a Bordj El Kiffan e Ain Taya, dove i manifestanti hanno bloccato le vie principali con barricate. Scontri sono avvenuti in Cabilia, nel capoluogo Tizi Ouzou, nei pressi di Bejaia, Boumerdes e Bouira, ma anche ad Annaba e Tebessa (est).
Per la prima volta ieri sera, i giovani sono scesi in strada anche a Bechar e Maghnia, lungo la frontiera con il Marocco. Oggi sarà la giornata decisiva per comprendere se l’annuncio fatto in serata di nuove misure eccezionali adottate dal governo per ridurre i prezzi di olio e zucchero, avrà l’effetto desiderato.
Tra le principali disposizioni adottate durante il Consiglio interministeriale di ieri figura “una sospensione ed esonero dei diritti doganali, di tasse e imposte” su olio e zucchero che permetteranno complessivamente di ridurre del 41% i prezzi, ha reso noto un comunicato del primo ministro Ahmed Ouyahia, invitando i produttori e distributori ad applicare con “urgenza gli effetti delle norme sui prezzi”. La sospensione di queste imposte sarà in vigore dal 1 gennaio al 31 agosto, precisa la nota, e nello stesso periodo, il governo definirà insieme agli operatori un sistema per “stabilizzare in modo permanente i prezzi di zucchero e olio”.

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