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Belgio: crisi governo, fiamminghi aprono spiraglio

Questo contenuto è stato pubblicato il 23 aprile 2010 - 20:58
(Keystone-ATS)

BRUXELLES - I liberali fiamminghi, che ieri hanno messo in crisi il governo del Belgio lasciando la maggioranza, hanno oggi lasciato intravedere la possibilità di una ricucitura.
"Se coloro che hanno causato la rottura della fiducia fanno uno sforzo, possiamo valutare nuovamente la situazione", ha affermato il leader dei liberali fiamminghi, Alexander De Croo dando tempo ai partiti di lingua francese per trovare un accordo entro il prossimo giovedì quando ci sarà una nuova riunione del parlamento. Intanto il re Alberto II continua le consultazioni delle forze politiche, che proseguiranno anche domani.
Ieri, il governo belga è caduto nuovamente vittima delle liti tra fiamminghi e francofoni. L'oggetto del contendere è ancora la circoscrizione di Bruxelles-Hal-Vilvorde, una vasta area alla periferia della capitale che è già in territorio delle Fiandre, ma con una forte presenza di popolazione di lingua francese. I fiamminghi non intendono fare concessioni ai francofoni e non vogliono che alle elezioni in quella circoscrizione si possa votare sia per i partiti francofoni che per quelli fiamminghi.

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