Borsa: Europa; effetto Spagna e Grecia pesa su banche
MILANO - Terzo ribasso consecutivo per le principali borse europee, nonostante il contemporaneo andamento cauto di Wall Street. Sul Vecchio Continente ha pesato il declassamento del debito pubblico della Grecia annunciato nella vigilia da Fitch, mentre il contagio si è esteso ad un altro paese mediterraneo, la Spagna, posta sotto osservazione da S&P, per il "pronunciato deterioramento" delle finanze pubbliche.
A fine giornata la piazza più colpita è stata Madrid (-2,27%), oltre ad Atene (-3,96% l'indice Ftse Ase 20). È andata invece relativamente meglio a Londra (-0,37%), Parigi (-0,74%) e Francoforte (-0,72%).
Il mercato teme che quanto avvenuto in Grecia possa verificarsi in altri paesi, dopo le ingenti manovre stimolo a favore delle economie locali in chiave anti-crisi.
Lo ha spiegato bene un gestore inglese secondo il quale "il declassamento del debito greco è un allarme per tutti, perché i governi hanno speso molti soldi per portarci fuori dalla recessione e questo ha messo sotto pressione le finanze pubbliche", come ha dimostrato oggi il caso spagnolo. S&P ha infatti mantenuto il rating Aa+ del Paese iberico, ritoccando invece l'outlook (prospettiva) da stabile a negativo.
Difficoltà per banche ed assicurazioni, mentre hanno tenuto le materie prime e l'industria chimica. A due velocità le auto.
Sotto pressione tra i bancari Piraeus Bank (-8,44%) insieme a Efg Eurobank Ergasias (-7,65%), Alpha Bank (-7,48%) e National Bank of Greece (-6,59%), mentre Bank of Greece ha limitato il calo al -3,41%, al contrario della belga Fortis (-7,77%) indicata da Fitch per la pesante esposizione sulle coste dell'Egeo.
Difficoltà anche per gli istituti spagnoli, da Banco Espirito Santo (-3,97%) a Bbva (-3,73%) e Santander (-3,65%). Pesanti anche Barclays (-3,27%) a Londra, Commerzbank (-2,3%) a Francoforte e Ubs (-2,25%) a Zurigo. In controtendenza invece le inglesi Lloyds (+1,71%) e Hsbc Holdings (+0,56%) insieme alla francese Natixis (+0,57%) .
In campo assicurativo le vendite hanno interessato Old Mutual (-5,63%), Axa (-3,98%), Baloise (-2,6%) e Standard Life (-2,21%). Bene invece le materie prime con Xstrata (+1,93%), Tio Tinto (+1,72%), Randgold Resources (+0,89%) ed ArcelorMittal (+0,74%), favorite dall'ennesimo rialzo dell'oro a 1.136,9 dollari l'oncia.
Bene i gruppi industriali chimici Basf (+0,99%), Bayer (+0,69%) e Sygenta (+0,57%), contrastati gli automobilistici, con prevalenza di segni meno. Hanno ceduto Peugeot (-2,38%), Renault (-1,85%), Bmw (-1,63%) e Daimler (-1,4%), a fronte del rialzo di Volkswagen (+0,7%), dopo l'accordo con Suzuki, che vede il gruppo tedesco entrare con il 19,9% nel capitale della casa nipponica famosa per i suoi fuoristrada.