Borsa: Europa positiva con dati Usa, bene auto e banche
FRANCOFORTE - Chiusura in rialzo per le principali borse europee, favorite dalle previsioni della Bce sull'economia di Eurolandia per il 2010, mentre dagli Usa sono giunti dati incoraggianti in termini di occupazione e di produttività.
Dopo un avvio riflessivo le borse hanno invertito la rotta proprio con i dati americani, seguendo poi a distanza l'andamento brillante di Wall Street. Parigi ha guadagnato l'1,05%, Francoforte lo 0,67% e Madrid l'1,42%. Bene Milano (+0,88%), fiacche invece Londra (+0,35%) e Zurigo (+0,29%).
Gli acquisti si sono concentrati su auto (indice Stoxx +0,92%), costruzioni (+1,63%) e telecomunicazioni (+1,21%). Più in sordina invece le banche, dove si sono registrati alcuni cali vistosi, che hanno tenuto bassa la variazione dell'indice di settore (+0,26%).
Acquisti sugli automobilistici Renault (+1,99%), Bmw (+1,53%) e Peugeot (+0,87%), mentre a Milano ha corso Pirelli (+3,27%) dopo i conti trimestrali. Bene nel settore delle costruzioni il cementiero Hoctief (+3,04%), Bouygues (+3,02%) e Vinci (+1,77%). Compagnie de Saint-Gobain ha guadagnato l'1,54% e Lafarge lo 0,52%.
A parte Cable & 38; Wireless (-6,15%), dopo i dati trimestrali peggiori delle stime degli analisti, hanno prevalso gli acquisti sui telefonici Bt (+2,47%), Deutsche Telekom (+2,32%), Telefonica (+1,67%), che ha rilevato Hansenet da Telecom Italia (+2,14%) e Vodafone (+1,07%).
Bene Tesco (+2,37%) dopo le previsioni sul mercato Usa da parte della catena di supermercati belga Delhaize Group. Segno meno per le materie prime con Vedanta (-2,1%), frenata dai conti trimestrali.
Vendite in campo bancario su Commerzbank (-4,65%), che ha incrementato gli accantonamenti per il cattivo credito, prevedendo un quarto trimestre "difficile". Segno meno anche per Lloyds (-3,82%), il cui ex-amministratore delegato Brian Pitman ha spiegato in un'intervista che il gruppo sarà costretto a vendere 600 filiali a sconto. Pesante anche Rbs (-3,45%), che prevede di cedere la propria divisione assicurazioni e altre attività per 282 miliardi di sterline.
In controtendenza Bnp (+3,29%), Natixis (+3,17%) e Santander (+1,6%), a differenza di Credit Suisse (-1,35%) e Ubs (-1,18%).