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Borsa: Europa recupera, spread migliora grazie a Bce

(Keystone-ATS) La Banca centrale europea ritorna a comprare titoli di Stato italiani e spagnoli, raffreddando per un giorno il mercato dei ‘bond’. La Cina conferma di essere pronta a interventi simili, avendo a cuore la saldezza dell’euro. Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Timothy Geithner, rassicura sulla tenuta del sistema bancario. Tutti segnali che le Borse europee hanno sfruttato per una seconda giornata di recupero, più netta della precedente.

In un clima simile è andata ovviamente meglio per lo spread Btp-Bund, che è tornato sotto i 380 punti base, ‘chiudendo’ sul mercato ufficiale dei titoli di Stato a quota 371. In discreta riduzione (-11 punti base) soprattutto i rendimenti dei Btp a 10 anni italiani, mentre sono saliti di 8 punti i prodotti omologhi tedeschi. Nuovo rally invece per i titoli greci, cresciuti di 97 punti base a un rendimento del 22,383%: un livello pre-default, più o meno ‘regolat0’.

Le piazze finanziarie europee, poco sostenute dall’avvio incerto di Wall street, hanno comunque messo a segno una seconda giornata di netto rialzo, con l’indice Stxe 600, che registra l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, salito di un punto e mezzo percentuale. Notevole soprattutto il recupero oltre i tre punti di Francoforte, una Borsa sostenuta dalla gran corsa dei titoli delle auto in concomitanza con le novità presentate proprio al Salone della città tedesca.

Il titolo migliore del settore è stato quello della Fiat, salito di oltre il 7%, seguito da Pirelli e Bmw (+6%). Bene anche i gruppi delle utilities, dell’energia, della chimica e delle assicurazioni, con Axa cresciuta del 6% e Allianz di oltre quattro punti percentuali.

In direzioni diverse, invece, le banche. Incerti hanno chiuso i titoli francesi, dopo che Moody’s ha tagliato il rating di Societé Generale e Credit Agricole: la prima ha perso il 2,88%, mentre la seconda ha segnato un rialzo dell’1,22%. Peggio ha fatto Bnp Paribas (-3,93%) per la quale Moody’s ha mantenuto invariato il rating, ribadendo però che è sotto osservazione.

Debole nel comparto Unicredit, che ceduto l’1,90% finale su un report di Credit Suisse, che ipotizza un aumento di capitale per l’istituto di Piazza Cordusio in caso di ‘default’ della Grecia, mentre molto bene hanno chiuso Lloyds e Banco popolare, cresciuti di oltre il 5%. Acquisti anche su qualche istituto ellenico (National bank of Greece +6%) e su Intesa SanPaolo, che ha registrato un aumento finale del 3%.

Di seguito, la chiusura degli indici dei titoli guida delle principali Borse europee:

– Londra +1,02%

– Parigi +1,87%

– Francoforte +3,36%

– Madrid +2,70%

– Milano +2,69%

– Amsterdam +1,30%

– Stoccolma +1,40%

– Zurigo +1,10%

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