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Borsa svizzera: apre in ribasso

(Keystone-ATS) Apertura negativa per la borsa svizzera: alle 09.15 l’indice dei valori guida SMI segnava 5932,45 punti (-0,81% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in flessione dello 0,85% a 5448,68 punti.

Sul mercato continua a pesare il problema del debito degli stati. L’agenzia Standard and Poor’s – come già fatto in precedenza da Moody’s – ha minacciato di abbassare il rating degli Stati Uniti se non sarà trovata una soluzione al problema del bilancio. E in Europa le difficoltà della zona euro sono tutt’altro che risolte.

A questo quadro a tinte fosche si aggiungono anche le dichiarazioni del presidente della banca centrale americana Ben Bernanke, che parlando davanti a una commissione del Senato ha temperato le speranze riguardo ad interventi di sostegno alla congiuntura. Sempre sul fronte macroeconomico la giornata sarà probabilmente influenzata dal dato sull’inflazione americana in giugno e dal dato di luglio relativo all’indice di fiducia dei consumatori calcolato dall’università del Michigan.

Sul fronte interno tonfo di SGS (-6,59%), che ha aperto la stagione elvetica dei risultati semestrali deludendo gli investitori, e su Credit Suisse (-1,14%): il Dipartimento di giustizia americano ha aperto un’inchiesta nei confronti dell’istituto. Nel mercato allargato EMS Chemie (+1,19%) ha presentato un bilancio semestrale conforme alle previsioni degli analisti.

In Europa avvio debole anche per Francoforte (Dax -0,36% a 7188,70 punti), Londra (Ftse 100 -0,44% a 5821,08 punti), Parigi (Cac 40 -0,55% a 3730,50 punti) e Milano (Ftse Mib -0,54% a 18’539 punti). Ieri Wall Street ha chiuso in frenata (Dow Jones -0,44% a 12’437,12 punti, Nasdaq -1,22% a 2762,67 punti), mentre oggi Tokyo ha terminato la seduta in rialzo (+0,39% a 9974,47 punti).

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