Dopo una mattinata quasi interamente negativa, gli indici della Borsa svizzera sono saliti sopra la parità nel primo pomeriggio grazie ai dati sull'occupazione negli Stati Uniti, migliori delle attese, per poi cominciare ad altalenare sopra e sotto la linea di demarcazione.

Infine l'SMI ha chiuso con un rialzo dello 0,22% a 5'652.23 punti, l'SPI dello 0,32% a 5'110.95 punti.

L'economia statunitense a settembre ha creato 103'000 posti di lavoro, mentre gli analisti si aspettavano in media 60'000 nuovi impieghi. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 9,1%, come previsto.

Al termine di una seduta molto volatile tra le blue chip elvetiche si mettono in evidenza Actelion (+3,10% a 30.94 franchi), Richemont (+2,30% a 45 franchi), Adecco (+2,24% a 38.75 franchi), nonché Roche (+1,77% a 149.20 franchi), ABB (+1,55% a 16.42 franchi), Swatch Group (+1,50% a 331.30 franchi) e SGS (+1,40% a 1452 franchi).

Sotto forte pressione per tutta la giornata è invece stata Holcim (-4,98% a 51.55 franchi): stando agli operatori, dopo l'aumento da parte del grande azionista Thomas Schmidheiny della sua partecipazione nel gruppo dal 18% circa al 20,1% ora mancano gli acquisti che di recente avevano dato una spinta al titolo. Pesante anche UBS (-3,19% a 10.62 franchi), un po' meno Credit Suisse (-1,24% a 23.87 franchi). Male pure Syngenta (-1,19% a 250 franchi).

Dal canto suo Nestlé è scesa dello 0,30% a 50.50 franchi mentre Novartis è salita dello 0,78% a 51.95 franchi.