Borsa svizzera: sempre orientata al ribasso
La giornata prosegue negativa per la borsa svizzera: alle 15.25 l'indice dei valori guida SMI segnava 5840,64 punti (-1,08% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in flessione dell'1,11% a 5363,93 punti.
Tutte le piazze del Vecchio Continente rimangono in preda dei timori sulla solidità finanziaria dei paesi periferici dell'Eurozona e delle incertezze sull'innalzamento del tetto del debito negli Stati Uniti. Pesano però anche una serie di trimestrali deludenti. Sul fronte macroeconomico si segnala in Europa un calo della fiducia nelle prospettive economiche e negli Usa richieste settimanali di sussidio disoccupazione inferiori al previsto: un dato, quest'ultimo, che non ha smosso i mercati dal loro pessimismo.
Per la borsa elvetica quella che sta per concludersi sarà la quinta seduta negativa consecutiva. L'SMI sta ripiegando verso i minimi delle ultime 52 settimane (5813,05 punti il 18 luglio). Dall'inizio dell'anno l'indice ha perso quasi il 10%.
Oggi l'attenzione era concentrata su Credit Suisse (-2,39%), che ha annunciato una contrazione dell'utile trimestrale superiore alle previsioni degli analisti. In ribasso anche gli altri due principali titoli bancari, UBS (-0,38%) - confrontata negli Usa con una causa da 900 milioni di dollari relativa ai subprime - e Julius Bär (-1,32%), come pure gli assicurativi Swiss Re (-1,42%) e Zurich (-1,03%).
In contro tendenza figura Swatch (+0,85%) che, grazie a un bilancio semestrale risultato migliore delle stime, si muove meglio di Richemont (-0,96%). Perdite vengono subite da titoli legati alla congiuntura come ABB (-1,54%), Holcim (-2,26%) e Adecco (-1,82%), ma alla corrente generale non si sottraggono nemmeno i difensivi Nestlé (-0,49%), Novartis (-1,62%) e Roche (-1,11%). Swisscom (+0,21%) è - con Swatch - l'unico valore positivo, nel giorno in cui France Télécom ha fatto sapere di voler cedere la controllata elvetica Orange.
Nel mercato allargato tonfo di Logitech (-5,30%), che a sorpresa ha presentato una perdita nei primi sei mesi riducendo le stime sull'insieme dell'esercizio. Sono per contro stati accolti bene i semestrali di Affichage (+3,38%) e Sarasin (+4,08%).