Borsa svizzera: si mantiene in lieve rialzo
La borsa svizzera si mantiene al rialzo, sebbene abbia quasi completamente azzerato i timidi guadagni accumulati nel primo pomeriggio. Alle 15.20 l'indice dei valori guida SMI segnava 6456,57 punti (+0,18% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in crescita dello 0,29% a 5936,92 punti.
I rallegranti risultati dei gruppi tecnologici americani Apple, Intel e General Electric hanno alimentato le speranze di un miglioramento congiunturale e le ultime cifre della banca Usa Morgan Stanley, sebbene in calo, sono risultate superiori alle previsioni.
La crisi del debito europeo è passata un po' in secondo piano, anche se numerosi investitori, in particolare quelli istituzionali, rimangono cauti e poco orientati a potenziare i loro portafogli azionari, ciò che sta incidendo sui volumi di scambio.
Molti hanno inoltre già tirato i remi in barca in vista del lungo fine settimana pasquale, cui seguirà una settimana che gli operatori si aspettano pure poco movimentata: a mancare sul mercato saranno in particolare gli investitori della Gran Bretagna, paese che si concentrerà sulle nozze reali.
L'attenzione rimane puntata su Transocean (-4,66%), in forte calo dopo l'annuncio di Bp di una causa da 40 miliardi di dollari per le conseguenze della catastrofe a una piattaforma petrolifera avvenuta un anno fa nel Golfo del Messico. In flessione è anche Synthes (-0,07%), appesantita da un cambiamento di raccomandazione di Vontobel, mentre ha recuperato Syngenta (+0,45%), sebbene venga scambiata senza dividendo.
In evidenza rimangono i bancari UBS (+1,77%), Credit Suisse (+0,78%) e Julius Bär (+1,44%), come pure gli assicurativi Swiss Re (+1,92%) e Zurich (+0,97%).
In positivo sono anche i titoli più legati alla congiuntura come ABB (+0,77%), Holcim (+1,67%) e Adecco (+1,89%). Fra i pesi massimi difensivi Novartis (-1,36%) è scivolata parecchio all'indietro rispetto a Roche (+0,22%) e Nestlé (-0,09%).
Nel mercato allargato vi sono novità riguardo a Meyer Burger (-2,19%) e alla sua scalata nella tedesca Roth & Rau, nonché ad Affichage (+5,29%), che ha ceduto le sue deficitarie attività in Grecia. L'utile trimestrale di Weatherford (-4,60%) ha deluso gli analisti.