Borsa svizzera: supera gli 8000 punti, è la prima volta da 2008
Borsa svizzera oltre gli 8000 punti oggi, per la prima volta dal gennaio 2008: l'indice dei valori guida SMI ha poi terminato la seduta a 7977,54 punti (+0,63% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,62% a 7504,83 punti.
L'SMI ha raggiunto nel pomeriggio un massimo a 8002,17, un livello che non veniva toccato da cinque anni a questa parte, per poi ripiegare leggermente. Rimane però ancora lontano il record di tutti i tempi (9548,09 punti) fatto segnare nel giugno 2007.
Secondo gli operatori il mercato è sostenuto sia dai buoni dati congiunturali che negli ultimi tempi sono giunti dalla Germania e dagli Stati Uniti, sia dal basso costo del denaro: non più tardi di ieri il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha fatto sapere di essere pronto, se necessario, ad abbassare ulteriormente il tasso di riferimento. Ma a pesare è anche l'assenza di valide alternative di investimento: le obbligazioni rendono troppo poco, mentre eccessivamente volatili appaiono le materie prime.
Oggi gli impulsi provenivano peraltro essenzialmente dal fronte aziendale: tutte le piazze europee erano chiamate a digerire una buona dose di risultati trimestrali. Sul fronte interno al centro dell'attenzione figurava Adecco (+2,47% a 51,95 franchi), che dopo una partenza difficile si è subito ripresa, nonostante abbia presentato cifre inferiori alle attese: agli investitori sono piaciuti gli obiettivi che si è fissata la dirigenza e il ferreo controllo dei costi.
In progressione sono risultati anche altri valori dipendenti dalla congiuntura come ABB (+0,19% a 21,35 franchi), Geberit (+0,74% a 231,50 franchi) e Holcim (+2,18% a 72,50 franchi), che domani informerà a sua volta sui primi tre mesi. Nel segmento del lusso Richemont (+1,68% a 78,65 franchi) si è rivelata più tonica di Swatch (-0,18% a 546,50 franchi).
Hanno contribuito a trainare il listino i bancari UBS (+1,43% a 16,99 franchi) e Credit Suisse (+2,37% a 27,67 franchi), confrontati negli Usa con una nuova causa relativa alla manipolazione del mercato dei credit default swap (CDS). Positivo è stato pure l'andamento degli assicurativi Swiss Re (+1,98% a 74,50 franchi) - favorita dalle cifre del concorrente tedesco Munich Re - e Zurich (+0,50% a 261,10 franchi).
Guadagni frazionali sono stati segnati dai pesi massimi difensivi Nestlé (+0,38% a 66,10 franchi), Novartis (+0,29% a 68,95 franchi) e Roche (+0,21% a 233,80 franchi): quest'ultima società ha ottenuto l'omologazione in Svizzera per il Kadcyla, un farmaco contro il cancro al seno. Swisscom (+0,12% a 426,00 franchi) ha annunciato l'abolizione del blocco delle schede SIM sull'iPhone.
Nel mercato allargato hanno informato sull'andamento degli affari OC Oerlikon (+2,75% a 11,20 franchi), Tornos (-6,03% a 4,05 franchi), Panalpina (+6,89% a 97,00 franchi), Dufry (+2,16% a 127,70 franchi) e Starrag (invariata a 60,20 franchi).