Pomeriggio in lieve ribasso per la borsa svizzera: alle 15.00 l'indice dei valori guida SMI segnava 5751,55 punti (-0,28% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in flessione dello 0,20% a 5176,10 punti.

Il mercato elvetico si muove in controtendenza rispetto alle altre principali piazze continentali, stimolate da un rialzo a sorpresa dell'indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche. Sul fronte del debito le borse hanno accolto positivamente il boom della domanda di titoli di stato spagnoli nell'asta in programma oggi e trascurano invece l'avvertimento di Fitch sulla possibilità di un declassamento del fondo salva-Stati.

A pesare sul listino principale elvetico è soprattutto Novartis (-1,04%), che soffre per l'annuncio del blocco degli studi sul suo farmaco Tekturna, un preparato contro l'ipertensione che si è rivelato inadeguato per i pazienti ad alto rischio. Il gigante renano sta trascinando così al ribasso anche i "cugini" di Roche (-1,14%). Il terzo difensivo di peso, Nestlé (+0,10%), non rappresenta un sufficiente contrappeso.

I bancari UBS (-0,37%) e Credit Suisse (+0,57%) hanno inizialmente risentito delle dichiarazioni del presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, che ipotizza problemi di rifinanziamento per gli istituti europei nel primo trimestre 2012. Fra i titoli più sensibili alla congiuntura si segnala il rimbalzo di Adecco (+2,11%), ieri sotto pressione, mentre ABB (+0,06%) rimane ferma al palo. Sugli scudi per contro il segmento del lusso, con Swatch (+1,80%) e Richemont (+1,47%) in chiaro rialzo, favorite dagli ultimi dati sull'export orologiero.

Nel mercato allargato balzo di Charles Vögele (+10,25%), dopo che Migros ha fatto sapere di aver portato la sua quota a oltre il 25%. Buono anche l'andamento di Implenia (+1,82%), che ieri sera ha stimato in rialzo l'utile 2011.