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Calmy-Rey preoccupata per le violenze in Egitto

Questo contenuto è stato pubblicato il 28 gennaio 2011 - 17:40
(Keystone-ATS)

La presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey è preoccupata per l'escalation della violenza in Egitto. Da Davos, dove si trova per il Forum economico mondiale, ha invitato il governo del Cairo a rispettare la libertà di opinione e di manifestare.

Calmy-Rey ha detto ai giornalisti di essersi molto preoccupata quando ha saputo che Muhammad El Baradei, premio Nobel per la pace ed esponente di spicco dell'opposizione, tornava al Cairo.

Gli averi del presidente Mubarak o dei rappresentanti del governo in Svizzera non possono essere bloccati. Per una simile decisione è necessario che le autorità locali inoltrino una richiesta di assistenza giudiziaria, ed è improbabile che questo avvenga visto che le persone in questione sono ancora al potere, ha spiegato la ministra degli esteri.

Per quanto riguarda la Tunisia, la Svizzera ha congelato velocemente i beni dell'ex presidente Ben Ali e del suo entourage. Oggi alla lista delle persone colpite dal provvedimento sono stati aggiunti sei nomi, mentre uno è stato stralciato, precisa Calmy-Rey.

La presidente della Confederazione ha respinto le accuse di opportunismo politico. La Svizzera ha sempre chiesto il rispetto dei diritti umani in Tunisia e per questo è incappata "in alcuni problemi".

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