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Cambi: Berlino, guerra valute non serve per competitività

Questo contenuto è stato pubblicato il 06 febbraio 2013 - 16:39
(Keystone-ATS)

"Il governo tedesco è convinto che l'euro non sia una moneta sopravvalutata in una prospettiva storica" e comunque "le politiche di cambio non sono uno strumento appropriato per aumentare la competitività". Lo ha detto stamani a Berlino Steffen Seibert, portavoce della cancelliera Angela Merkel, rispondendo a una domanda sulle considerazioni in materia del presidente francese François Hollande, che ieri aveva sostenuto l'esigenza di un ruolo attivo dei governi europei nella politica dei cambi.

Berlino, ha ricordato Seibert, ritiene che intervenire sui cambi generi effetti solo di breve durata. Il governo tedesco è invece convinto che "il corso dei cambi debba rispecchiare i fondamentali dell'economia". In quest'ottica la recente crescita di valore dell'euro non sarebbe altro che una reazione al precedente deprezzamento, conseguenza della crisi dei debiti. Anche nel G8 e nel G20 si sarebbe trovato un consenso sul fatto che siano i mercati a determinare il corso dei cambi, ha ricordato il portavoce.

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