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CF: riconosce maggior fabbisogno posti del Cgcf, ma non li aumenta

(Keystone-ATS) Il Consiglio federale, pur riconoscendo la necessità di concedere 35 posti di lavoro supplementari (11 già concessi dal parlamento dal primo gennaio) al Corpo delle guardie di confine (Cgcf), non vede per il momento un margine di manovra per procedere a un aumento. Il governo cercherà di colmare le lacune.

Il Consiglio federale ha approvato oggi il rapporto sulla valutazione della situazione del personale nell’Amministrazione federale delle dogane (AFD). L’esecutivo ha così reagito a tre interventi parlamentari concernenti la situazione dei posti di lavoro nell’AFD.

Quest’ultima ha documentato una maggiore necessità pari a 95 posti (60 nel servizio civile e 35 nel Cgcf). Nel rapporto, il Consiglio federale giunge alla conclusione che il maggior fabbisogno di posti è giustificato per il Cgcf, ma non per i funzionari doganali in civile.

Dei 95 nuovi posti, le Camere ne hanno concessi 11 al Cgcf nel contesto di Schengen, ragione per cui il maggior fabbisogno dell’AFD scende a 84 posti, rispettivamente a 24 per il Cgcf. Inoltre, secondo il parere del governo gli stipendi del Cgcf sono competitivi.

Il governo ribadisce nel rapporto che il margine di manovra è esiguo e che in futuro le ulteriori richieste di personale potranno essere prese in considerazione solo in maniera limitata. Nell’ambito della definizione delle priorità e dei mezzi disponibili, il Consiglio federale attribuirà particolare attenzione alla situazione del personale del Cgcf e cercherà di colmare le lacune.

In un postulato, la consigliera nazionale Hildegard Fässler (PS/SG) chiedeva al Consiglio federale di valutare la necessità di posti di lavoro nell’AFD. Il governo ha ora proposto di archiviarla. Il consigliere nazionale Hans Fehr (UDC/ZH) chiedeva con una mozione – respinta dall’esecutivo – da 200 a 300 posti supplementari per il Cgcf.

Il Consiglio federale ha respinto anche un postulato della Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati, pronunciatasi a sua volta in favore di posti di lavoro supplementari.

Collaborazione con i cantoni

Nel 2011, il Consiglio federale intende esaminare attentamente mediante un rilevamento dei compiti del Cgcf a favore dei cantoni, se è possibile mettere a disposizione ulteriori mezzi per l’AFD. Sulla base di tale esame, le prestazioni fornite a favore dei cantoni potrebbero essere da quest’ultimi ridotte, retrocesse o indennizzate.

La guida strategica e operativa dell’AFD dovrà essere sviluppata. Il governo – rispondendo in un secondo rapporto alle raccomandazioni della commissione della gestione del Consiglio degli Stati – è con vinto che la collaborazione tra servizio civile e Cgcf permette di impiegare le risorse dell’AFD in modo efficiente ed efficace.

La commissione della gestione degli Stati ha in particolare chiesto una ridefinizione della collaborazione, politicamente controversa, tra il Cgcf e le polizie cantonali. In merito, il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) consulterà gli ambienti interessati entro la fine di marzo e presenterà poi una linea da seguire.

Dalla soppressione dei controlli sistematici delle persone alle frontiere, le guardie di confine operano sempre di più all’interno del territorio elvetico, dunque nelle stesse aree delle polizie cantonali. Secondo la commissione, si tratta di una situazione che va a vantaggio dei cantoni.

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