Congo: Onu; rapporto choc, stupri e sevizie su bimbe e donne
Rapporto choc delle Nazioni Unite sugli stupri di guerra in Congo. I soldati dell'esercito regolare della Repubblica Democratica del Congo (RDC) l'anno scorso hanno violentato o aggredito sessualmente almeno 135 donne, tra cui molte ragazze e bambine.
Il racconto contenuto nel documento Onu è terribile e sottolinea come particolarmente feroce sia stata anche l'azione dei ribelli nel corso della presa della città di Goma, lo scorso 20 settembre, in cui sono stati violentati, seviziati e uccisi diversi abitanti.
"Durante l'assedio a Goma - afferma il rapporto delle Nazioni Unite realizzato raccogliendo oltre 350 testimonianze - almeno 11 civili sono stati arbitrariamente giustiziati e 58 donne violentate". Un duro atto di condanna da parte del Palazzo di Vetro, dunque, al quale però è difficile far seguire azioni concrete per risalire e punire i responsabili.
Gli investigatori delle Nazioni Unite, inoltre, segnalano con grave preoccupazione le diffuse violazioni dei diritti umani poste in essere dalle forze regolari nell'area del Sud Kivu: almeno 102 donne e 33 bambine, alcune delle quali avevano solo 6 anni, sono state vittime di stupri o violenza sessuale, e due persone almeno sono state giustiziate.
Uno scenario di dolore ed orrore. "Gli attacchi sono stati compiuti in maniera sistematica e con estrema violenza", si legge nel rapporto, in cui si evidenzia come "la maggior parte delle vittime sono state stuprate da più di un soldato".
Nel documento che raccoglie la voce di tantissimi testimoni oculari si spiega la tecnica a cui ricorrono gli aguzzini: i militari entrano nelle case in gruppi di tre-sei e, dopo aver minacciato gli abitanti e saccheggiato ogni loro bene, violentano a ripetizione donne e ragazze.