Copenaghen: con offerte riduzione C02 temperature a +3 gradi
COPENAGHEN - Le riduzioi delle emissioni di gas ad effetto serra messe sul tavolo del vertice climatico di Copenaghen porterebbero ad un aumento medio delle temperature mondiali di tre gradi, rispetto ai due indicati dagli scienziati per evitare la catastrofe planetaria.
È quanto valuta un documento confidenziale delle Nazioni Unite, pubblicato sul sito on line del quotidiano inglese "The Guardian".
Un aumento del 3% delle temperature significa che 170 milioni di persone in più soffrirebbero per le inondazioni e 550 milioni in più rischierebbero la fame - secondo il rapporto economico pubblicato nel 2006 dallo scienziato inglese Nicholas Stern - e distruggerebbe il 50% delle specie.
Il documento pubblicato dal Guardian - datato 15 dicembre e che porta sopra la scritta "non distribuire" - mostra un gap fino a 4,2 gigatonnellate di emissioni di carbonio tra l'insieme degli impegni assunti finora e il livello richiesto di 44Gt, che è richiesto per mantenere l'aumento delle temperature sotto i due gradi.
"Passi ulteriori sono possibili e necessari per riempire questo gap", afferma il documento interno. "Questo deve essere fatto aumentando la riduzione delle emissioni aggregate ad almeno il 30% sotto il livello base; con ulteriori forti azioni volontarie da parte dei paesi in via di sviluppo per ridurre le loro emissioni di almeno il 20% rispetto al 'business as usual'; riducendo ulteriormente le emissioni della deforestazione e dei trasporti aerei e marittimi internazionali".
Al momento, la Ue si è impegnata ad una riduzione vincolante delle emissioni di gas ad effetto serra del 20% entro il 2020 rispetto al 1990. È disponibile a salire al 30% solo in presenza di impegni comparabili degli altri partner. Gli USA hanno promesso una riduzione del 17% entro il 2020 rispetto al 2005. La Cina si è impegnata ad una riduzione del 40% di intensità energetica entro il 2020. I target sono difficilmente comparabili tra loro.
Lo studio contiene anche una proiezione sui bisogni per mitigazione e adattamento per i Paesi più bisognosi: 660 miliardi di euro in totale, rispetto ai 100 miliardi l'anno entro il 2020, stimato dalla Commissione Europea.