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CSt: già chiaro il no ai camion da 60 tonnellate

(Keystone-ATS) BERNA – Il Consiglio degli Stati ha respinto oggi tacitamente, solo per ragioni formali, tre iniziative cantonali di Basilea Città, Uri e Ticino che chiedevano in particolare il divieto dei camion da 60 tonnellate sulle strade svizzere. Benché nettamente favorevole al divieto dei “bisonti della strada”, la Camera dei cantoni ha preferito lasciare il compito di legiferare al governo, che ha già ricevuto questo incarico tramite una mozione.
L’iniziativa del Ticino, inoltrata nel marzo di quest’anno, chiede che nella legge federale sulla circolazione stradale siano introdotte disposizioni che limitino il peso dei mega camion (40 tonnellate e 44 per il traffico combinato non accompagnato), e la loro taglia (18,75 metri di lunghezza, 4 metri di altezza e 2,60 di larghezza). Chiede inoltre di prendere una chiara posizione contro i test effettuati con questi mega camion nell’Unione europea.
Anche l’iniziativa cantonale basilese e urana chiedono identica cosa. Il timore è che l’autorizzazione dei cosiddetti “Gigaliner” faccia aumentare ulteriormente il traffico sull’asse del San Gottardo, mettendo ancor più a mal partito gli obiettivi dell’Iniziativa delle Alpi, che vuole un trasferimento del traffico pesante dalla strada alla ferrovia.
Il Consiglio federale non deve autorizzare per nessun motivo i mega Tir e difendere invece questo “no” in modo chiaro e netto presso l’Unione europea. Bruxelles infatti sta valutando un’autorizzazione generalizzata per aumentare la produttività dei trasporti.
Persino l’Associazione svizzera dei trasportatori stradali (ASTAG) si oppone alle 60 tonnellate, ritenendo questi autocarri non redditizi per il settore in Svizzera. Inoltre, secondo l’ASTAG le infrastrutture stradali non sono adatte all’introduzione di questo genere di veicoli.
A nome della commissione, Christoffel Brändli (UDC/GR) ha ricordato che una mozione contro i “Gigaliner” è già stata approvata; nessuno in Svizzera li vuole; la questione è quindi regolata, non vi è necessità di intervenire nuovamente sul tema. Da qui la richiesta di non dar seguito alle iniziativa. Brändli si è poi augurato che non arrivino altri con lo stesso genere di richieste, dopo che in giugno tre cantoni – Lucerna, Neuchâtel e Ginevra – avevano ricevuto la medesima risposta.
In compenso il Consiglio degli Stati ha accettato all’unanimità una mozione depositata dalla sua commissione dei trasporti, che riprende la richiesta dei cantoni di iscrivere nella legge la lunghezza massima di 18,75 metri per i camion che circolano in Svizzera. Berna potrà “così difendersi da un’eventuale esigenza dell’UE di introdurre i mega camion su suolo elvetico”, scrive in un comunicato “NoMegatrucks”, una coalizione di circa 50 enti, associazioni e partiti contrari ai supercamion.

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