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DDPS: armi, verso controlli sicurezza a tappeto per reclute

Questo contenuto è stato pubblicato il 29 dicembre 2009 - 14:21
(Keystone-ATS)

BERNA - I controlli di sicurezza sulle reclute dovrebbero diventare routine affinché non vengano consegnate armi da guerra a persone potenzialmente pericolose. Stando a una nota odierna del Dipartimento federale della difesa (DDPS), le esperienze raccolte finora grazie al progetto pilota avviato nel centro di reclutamento di Sumiswal (BE) si sono rivelate positive.
Per il portavoce del DDPS Martin Bühler, controlli sistematici sui futuri soldati sono fattibili. Alla luce di questi risultati incoraggianti, il consigliere federale Ueli Maurer e il capo dell'esercito André Blattmann vogliono generalizzare simile prassi.
Rimane in sospeso quando tale esame va eseguito e dove, ha spiegato Bühler, che non si è dilungato sui risultati concreti ottenuti a Sumiswald.
Durante l'incontro coi media tenutosi ieri a Adelboden (BE), Maurer aveva dichiarato che nella prima metà del 2009, il 4% dei giovani controllati ha avuto in passato problemi con la legge sulle armi.
Il dipartimento del ministro UDC non fornisce informazioni più precise al riguardo. Si sa che l'esercito ha fatto ricorso, tra l'altro, al casellario giudiziale degli giovani astretti al servizio.

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