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Edilizia: lavoratori vogliono più protezione sociale e sui cantieri

(Keystone-ATS) ZURIGO – I lavoratori nel settore della costruzione chiedono maggiore protezione sociale e sui cantieri, il versamento del pieno salario in caso di malattia e maltempo, nonché maggiori garanzie contro il licenziamento. È quanto emerge da un ampio sondaggio condotto dai sindacati Unia e Syna in vista del rinnovo del contratto collettivo di lavoro (CCL), che scade alla fine dell’anno.
Nell’ambito del rilevamento – il primo di questo genere – sono state interrogate 16’000 persone. “Per i lavoratori la cosa più importante non è avere più vacanze o indennità, quanto ampliare la protezione sociale e della loro salute”, ha spiegato in una conferenza stampa a Zurigo Hansueli Scheidegger, dirigente del sindacato Unia.
Il 68,2% degli interrogati si è ad esempio espresso per un pagamento dello stipendio completo nel caso in cui – per motivi indipendenti dalla volontà dell’interessato, come malattia, incidenti o meteo sfavorevole – non sia possibile lavorare. Attualmente in generale viene versato solo l’80% della busta paga.
Un’altra rivendicazione è relativa alle condizioni di lavoro: il 65,8% auspica nel nuovo CCL regole chiare su quando i cantieri devono fermarsi per il freddo, la pioggia o la canicola. Stando a Unia il maltempo è infatti il motivo determinante in un incidente su cinque.
Il 55,1% chiede inoltre un miglioramento della protezione contro il licenziamento per i dipendenti di oltre 50 anni e per coloro che sono attivi nel sindacato. Circa un terzo vuole più vacanze e giorni festivi, mentre il 27,6% vedrebbe di buon occhio tempi di lavoro regolamentati in modo chiaro.

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