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Finanza: FSB pensa a lista nera paesi non collaborativi su regole

Questo contenuto è stato pubblicato il 10 marzo 2010 - 17:21
(Keystone-ATS)

BASILEA - Il Comitato di stabilità finanziaria (Financial Stability Board, FSB) vuole incoraggiare l'adesione di tutti i paesi agli standard finanziari internazionali e allo scambio di informazioni in materia. È prevista fra l'altro la pubblicazione, entro fine 2010, di una lista nera dei paesi che non collaboreranno e si mostreranno restii ad adeguarsi.
Stando a un comunicato odierno diramato oggi a Basilea l'iniziativa, che risponde alle sollecitazioni del G20 dell'aprile 2009 e si accompagna a mosse analoghe del Global Forum, dell'Ocse e della Fatf (lotta a riciclaggio e antiterrorismo) riguarda "l'adesione alla cooperazione internazionale e agli standard di scambio di informazione nella regolazione finanziaria e nel comparto della supervisione".
L'organizzazione presieduta dal governatore della Banca d'Italia Mario Draghi sottolinea infatti l'aspetto globale dei mercati finanziari e sostiene che gli sforzi delle autorità di vigilanza potrebbero essere fiaccati in caso di una debolezza nello scambio di informazioni e nella cooperazione.
Per questo l'FSB - che è ospitato dalla Banca dei regolamenti internazionali di Basilea - vuole incoraggiare i paesi rimasti indietro su questo tema, a compiere dei passi avanti attraverso una "gamma di possibili misure" che includono l'assistenza tecnica e il dialogo oltre che, in ultima istanza "la pubblicazione entro la fine del 2010 dei nomi delle giurisdizioni non cooperative".

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