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Fmi: Giappone; Pil a -0,7% in 2011, a +2,9% in 2012

(Keystone-ATS) Il Fondo Monetario Internazionale vede per il Giappone un Pil in contrazione dello 0,7% nel 2011 a causa delle conseguenze del devastante sisma/tsunami dell’11 marzo scorso. Allo stesso tempo, gli esperti del Fondo stimano un rimbalzo dell’economia pari al 2,9% nel 2012.

L’istituzione di Washington ha quindi tagliato le stime sul Sol Levante per il 2011 (a -0,7%) a fronte della crescita dell’1,4% formulata ad aprile, a seguito della visione più chiara sugli ingenti danni legati al sisma/tsunami dell’11 marzo scorso. Rivisto all’insù, invece, il rimbalzo atteso nel 2012 (a +2,9% dal precedente 2,1%), con una dinamica dei prezzi che dovrebbe tenersi intorno allo zero in entrambi gli anni di riferimento.

Alla fine della missione annuale in Giappone, guidata da John Lipsky, acting managing director dell’Fmi dopo le dimissioni di Dominique Strauss-Khan, l’Fmi ha osservato che, considerando le difficoltà di bilancio, il governo di Tokyo potrebbe finanziare l’extra-budget per la ricostruzione attraverso diverse misure di natura fiscale, tra cui l’innalzamento dell’Iva.

Qualsiasi “moderato aumento” delle tasse sui consumi, ora al 5% (“il livello più basso tra i Paesi industrializzati”, ha notato Lipsky nel corso della conferenza stampa), dovrebbe avvenire “quando un recupero dell’economia è in corso”, si legge nella nota conclusiva del Fondo.

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