Gb: euroscettici ai Tory, ci sciogliamo se referendum Lisbona
LONDRA - Il partito euroscettico britannico Ukip (United Kingdom Independence Party), che nelle elezioni europee di giugno ottenne ben 13 seggi a Strasburgo, ha rivelato di aver proposto ai Conservatori un patto: il partito indipendentista si sarebbe autosciolto in cambio della promessa che se avessero vinto le elezioni politiche dell'anno prossimo i Tories avrebbero indetto un referendum contro la ratifica del Trattato di Lisbona. Il partito di David Cameron, dice al Guardian il leader attuale dell'Ukip, Lord Pearson, non ha fatto avere alcuna risposta.
La notizia oggi è in rilievo sugli online britannici, che sottolineano come l'Ukip, che pure non ha al momento seggi a Westminster, sia convinto di rafforzarsi nelle prossime elezioni politiche, pescando fra i molti cittadini britannici che non amano l'Unione europea e in aperta ostilità con i Conservatori, accusati di aver messo da parte il loro tradizionale euroscetticismo, avallando Lisbona.
"Un referendum sul trattato di Lisbona già ratificato - ha detto Lord Pearson - avrebbe significato 'dentro o fuori', ed è per questo che la classe politica non vuole indirlo. Abbiamo fatto la nostra offerta e non abbiamo avuto risposta. Ora sono molto arrabbiato con loro (i conservatori)".
"Non facciamo le nostre politiche sulla base di patti segreti con altri partiti", ha dichiarato il ministro-ombra conservatore all'Europa, Mark Francois, liquidando così la faccenda.