Giappone: primi danni tifone Melor, domani l’arrivo a Tokyo
(Keystone-ATS) TOKYO – Il tifone Melor ha toccato il sud del Giappone portando con sé forti venti, piogge e onde di 9 metri, e si avvicina sempre più minaccioso verso le isole centrali dell’arcipelago, con forti rischi per la capitale Tokyo.
Nelle isole meridionali, dove il tifone è pienamente arrivato in mattinata, il vicino centro meteorologico della prefettura Okinawa ha registrato violente ondate, lasciando alto l’allarme di mareggiate per tutti i paesi lungo la costa.
Secondo il centro di prevenzione per le calamità di Okinawa, finora sono 83 gli abitanti delle 670 famiglie delle isole più piccole di Minami Daito e Kita Daito che hanno evacuato le proprie case, ma i danni alle abitazioni sono lievi.
Per ora rimane inoltre sospeso in tutte le abitazioni il servizio di erogazione della corrente elettrica e dei trasporti che collegano le isole colpite.
L’Agenzia meteorologica giapponese (Jma) ha inoltre fatto sapere che Melor sta risalendo verso le città di Okinawa, Kyoto e Tokyo fino a raggiungere potenzialmente Sapporo, in Hokkaido, alla velocità massima del vento interno di rotazione di 204 chilometri orari e un raggio centrale di 170 chilometri.
Tuttavia, la pericolosità di questo tifone è data soprattutto dal livello della pressione, di 945 ectopascal, e dalla bassa velocità della sua corsa, dai 25 ai 30 chilometri orari. Questi fattori renderanno infatti più intenso e prolungato il periodo di esposizione a venti e pioggia delle zone attraversate dal tifone, alzando il rischio di danni a persone e abitazioni.
Melor, il nome malese di ‘gelsomino’, è il diciottesimo ciclone tropicale della stagione e il primo a toccare il suolo giapponese dal 2007, quando il tifone Fitow colpì la regione del Kanto, uccidendo tre persone e provocando pesanti danni a strade, abitazioni e coltivazioni. Nonostante le abitazioni in Giappone siano sempre più resistenti perché costruite secondo le più rigide regole edilizie per affrontare questo tipo di fenomeni, la tensione per il passaggio di Melor rimane alta nell’arcipelago.
