Giappone: Save the Children, servono beni prima necessità
Save the Children ha deciso di estendere il proprio intervento umanitario in aiuto alla popolazione colpita dal terremoto e dallo tsunami in Giappone, dopo aver verificato che i bambini sfollati della costa nord-est del paese non hanno a disposizione neanche i beni di prima necessità.
L'organizzazione, che sta già portando avanti attività relative alla protezione dei bambini nelle zone colpite e che ha allestito la prima area sicura a misura di bambino a Sendai, inizierà a distribuire coperte per aiutare la popolazione a mitigare gli effetti dell'ondata di freddo che ha investito il Paese.
"Quello che abbiamo visto nei giorni scorsi ci ha indotto a moltiplicare i nostri sforzi per dare una mano alla popolazione giapponese. Abbiamo incontrato bambini che soffrivano il freddo e che non avevano il minimo necessario, come cibo e acqua potabile.
Oggi partiamo fornendo alle famiglie le coperte e il nostro team a Tokyo sta già organizzando ulteriori distribuzioni" ha affermato Stephen McDonald, coordinatore dell'intervento di emergenza di Save the Children.
"Risalendo la costa da Sendai, abbiamo trovato zone in cui la popolazione ha un incredibile bisogno di aiuti e faremo di tutto per soddisfare queste impellenti necessità, pur restando focalizzati sulla protezione dei bambini e sull'assistenza e il supporto psicologico da fornire loro" conclude McDonald.
Per supportare l'immediato intervento di emergenza, l'organizzazione internazionale ha lanciato un appello di raccolta fondi mondiale di 20 milioni di dollari.