Grecia: sale tensione, spread record 2500 punti
Nuova giornata di passione sul fronte Grecia sulle voci ricorrenti di un fallimento di Atene. Lo spread tra i titoli greci a 10 anni e il corrispettivo bund tedesco è schizzato al un nuovo record storico di 2'500 punti base, mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel ha avvertito su un pericoloso effetto domino che si potrebbe scatenare in Eurolandia sulla scia di un eventuale default non controllato del paese ellenico.
"Dev'essere fatto tutto il possibile per tenere insieme politicamente l'eurozona perché altrimenti possiamo ottenere velocemente un effetto domino", ha ammonito la Merkel nel corso di un'intervista all'emittente radio Rbb, aggiungendo che nell'eurozona devono essere impediti "processi incontrollati" per conservare una moneta stabile.
"Perciò il compito più importante è impedire un default non 'gestito' perché questo non riguarderebbe soltanto la Grecia. Il pericolo che questo toccherebbe tutti, o almeno un certo numero di paesi, è molto grosso", ha sottolineato.
Sempre oggi la cancelliera si è detta "ottimista" sulla possibilità di trovare un modo per soddisfare, nel rispetto degli interessi di tutti i paesi europei, le garanzie richieste bilateralmente dalla Finlandia per dare il via libera al secondo salvataggio della Grecia. E domani sul nodo ellenico la Merkel terrà una teleconferenza con il primo ministro greco Georges Papandreou e il presidente francese Nicolas Sarkozy.
In un certo senso la leader tedesca ha bacchettato i suoi alleati di governo, Csu ed Fdp, che nelle ultime ore hanno aperto alla possibilità di un default della Grecia. Il ministro dell'economia tedesco e leader dell'Fdp, Philip Rösler, ha detto che dovrebbe essere presa in considerazione l'ipotesi di un'"insolvenza controllata" di Atene mentre il leader della Csu, Horst Seehofer, ha addirittura paventato l'idea di una espulsione della Grecia dall'eurozona.
Intanto nel paese non si fermano le proteste contro le misure di austerità varate dal governo del premier Papandreou. Per il secondo giorno consecutivo hanno scioperato i dipendenti degli uffici delle imposte e delle dogane, mentre le strade di Atene cominciano ad essere invase da cumuli d'immondizia a causa dello sciopero dei netturbini comunali. E per il 22 settembre anche gli insegnati delle scuole elementari hanno proclamato uno sciopero di 24 ore.