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Haiti: colera; caos a Cap Haitien, aiuti ostacolati

(Keystone-ATS) ROMA – È sempre più caotica la situazione a Cap Haitien, seconda città di Haiti, teatro da lunedì di manifestazioni contro le truppe Onu, dove le violenze stanno ostacolando, ed in alcuni casi bloccando, il flusso di aiuti per fronteggiare l’emergenza colera, che ha già causato oltre mille morti.
Lo scrive la Cnn. I dimostranti, che ieri sono nuovamente scesi in piazza, hanno preso il controllo delle strade, dove hanno eretto barricate incendiando pneumatici.
I voli commerciali nell’aeroporto della città sono stati bloccati. Gli agenti di polizia girano in borghese per evitare l’ira dei manifestanti, che lunedì hanno appiccato le fiamme a un commissariato.
La situazione ha determinato il blocco dei programmi per purificare l’acqua, e l’invio di rifornimenti, che oramai scarseggiano nella città. “Facciamo appello a tutti coloro coinvolti in queste manifestazioni evidentemente orchestrate a fermarsi, così che si possa continuare a salvare vite”, ha detto Nigel Fisher, il coordinatore degli aiuti umanitari.
Ma per l’ex ministro dell’educazione, e candidato alle presidenziali del 28 novembre, Lesley Voltaire, “le dimostrazioni sono spontanee e si sono scatenate dopo la morte di un bimbo: i genitori hanno chiamato il soccorso della Minustah, senza successo. Il piccolo è morto davanti a tanta gente, e allora è scoppiata la protesta”. Il presidente Renè Preval, lanciando oggi un appello alla calma, ha avvertito: “Altre violenze non saranno tollerate”.

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