Imprenditori immigrati: creati in Svizzera 275'000 impieghi
PARIGI/NEUCHATEL - Gli stranieri non vengono in Svizzera soltanto per cercare lavoro, lo creano anche: quasi un "migrante" su dieci economicamente attivo svolge un'attività indipendente e gli imprenditori d'origine straniera hanno creato nel paese circa 275'000 posti di lavoro. È quanto rileva in una nota odierna l'Università di Neuchâtel, richiamandosi a uno studio dell'OCSE appena pubblicato.
Il numero di stranieri che lavorano in Svizzera quali indipendenti è salito da 50'000 a 76'000 tra il 1991 e il 2009. Considerando anche i naturalizzati si arriva a 135 mila indipendenti d'origine straniera, scrive l'ateneo neocastellano richiamandosi allo studio "Open for Business" dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), commissionato per quanto riguarda la Svizzera a un suo professore, Etienne Piguet, direttore dell'Istituto di geografia.
Lo studio stima che gli imprenditori d'origine straniera abbiano creato in svizzera con le loro imprese circa 275'000 posti di lavoro. In Germania sarebbero 750'000, in Gran Bretagna e Spagna 500'000 e in Francia 400'000.
Già in passato imprenditori d'origine straniera avevano fondato in Svizzera imprese di successo, rileva la nota: basti pensare alla Nestlé, alla Bally o alla Wander. La grande ondata migratoria succeduta alla Seconda guerra mondiale ha portato tuttavia nel paese soprattutto lavoratori in cerca di un impiego. Solo con lo stabilizzarsi della popolazione straniera a partire dagli anni Ottanta e successivamente con l'accordo tra Svizzera e Unione europea sulla libera circolazione del 2002 si è potuta tuttavia formare un'ampia classe di imprenditori fra gli stranieri.