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Indonesia: raid contro sospetti terroristi islamici, 7 morti

Questo contenuto è stato pubblicato il 09 maggio 2013 - 11:41
(Keystone-ATS)

Sette presunti terroristi sono stati uccisi tra ieri e oggi - e altri tredici sono stati arrestati - in Indonesia, in tre distinte operazioni di polizia contro sospetti organizzatori di un attentato (sventato la settimana scorsa) contro l'ambasciata birmana a Jakarta, per protestare contro gli abusi recentemente sofferti dalla minoranza musulmana nel Paese.

Tutti i raid sono avvenuti nell'isola di Giava, dove si trova la capitale. Questa mattina, nel distretto di Kebumen, tre sospetti terroristi sono morti in un prolungato scontro a fuoco con gli agenti. Ieri, a Bandung, altri tre presunti terroristi islamici erano stati uccisi dopo aver lanciato degli ordigni artigianali contro gli autori del raid; un settimo uomo sospettato di finanziare i terroristi è stato ucciso sempre ieri a Batang.

Con i suoi oltre 240 milioni di abitanti, per quasi il 90 per cento fedeli all'Islam, l'Indonesia è il Paese con la più alta popolazione di musulmani al mondo. Dopo gli attentati di Bali dell'ottobre 2002, che causarono 202 morti, le autorità di Jakarta hanno applicato un giro di vite contro i movimenti terroristici radicati nell'arcipelago, con condanne a morte agli organizzatori degli attacchi di Bali e diverse uccisioni di altri terroristi in retate.

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