Iraq: ondata di attentati a Baghdad, oltre 110 morti
BAGHDAD - Una carneficina, oltre 110 morti: questo il bilancio, ancora provvisorio, dell'esplosione di cinque autobomba in rapida successione in altrettanti quartieri di Baghdad, da cui per ore si sono levate alte colonne di fumo nero e denso. I feriti sono più di 200.
Le prime immagini televisive hanno mostrato scene infernali, con cadaveri calcinati nelle strade e edifici semidistrutti dalla catena di attentati che avviene, di certo non a caso, all' indomani di un accordo faticosamente raggiunto in Parlamento sulla legge che dovrà essere applicata per le elezioni legislative in programma all'inizio del prossimo anno, probabilmente entro febbraio.
La prima esplosione, innescata da un kamikaze, è avvenuta nella parte Sud della città nel quartiere Dora, al passaggio di una pattuglia di polizia. Nell'arco di pochi minuti, sono poi avvenute le altre: un'autobomba è esplosa nella zona di Nahda, davanti ad un un edificio del ministero degli interni; un'altra nei pressi di un ufficio giudiziario, davanti ad una moschea nel quartiere al Qahiria; un'altra ancora nei pressi della storica università al Mustansiriya, poco distante dall'ingresso del ministero del lavoro.
Solo in questo attentato si parla di almeno 15 morti, tra cui 12 studenti, e 25 altri feriti. Infine, la quinta esplosione è avvenuta nel distretto commerciale della piazza al Rusafi, nel centro della capitale ed ha falciato anche diverse donne e bambini.
Da mesi le autorità di Baghdad e i comandanti militari americani avevano ammonito sulla possibilità di un'ondata di attentati nell'approssimarsi dell'appuntamento con le urne.