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Italia: buste con polvere sospetta al Corsera e al Giornale

Questo contenuto è stato pubblicato il 28 maggio 2013 - 07:18
(Keystone-ATS)

Due buste contenenti della polvere sospetta e una lettera di minacce a Silvio Berlusconi e Giorgio Napolitano sono arrivate oggi nelle redazioni milanesi dei quotidiani Il Giornale e Il Corriere della Sera.

Immediate sono scattate le misure di sicurezza: in via Negri, sede del Giornale, sono subito intervenuti i Vigili del Fuoco e la Digos (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali), così come in via Solferino, dove le buste sono state aperte dalle segretarie del secondo piano.

La busta arrivata al Giornale - come ha scritto lo stesso sito del quotidiano - è stata recapitata alla segreteria: era genericamente indirizzata al quotidiano e non appena è uscita della polvere grigia, è stata subito messa in una teca per evitare che, in caso di materiale pericoloso, potesse contagiare qualcuno.

Il palazzo è stato messo in sicurezza e sono stati chiamati i Vigili del Fuoco e la Digos. Il personale della segreteria è stato portato all'ospedale Sacco di Milano per effettuare i controlli di routine.

Situazione tranquilla al Corriere, dove è intervenuta l'Unità di intervento chimico nucleare dei vigili del fuoco, insieme a un' auto dei vigili e un'ambulanza.

Nelle due lettere sospette sono scritte, con grafia incerta, la stessa frase e le stesse minacce: 'Berlusconi senatore a vita... saranno assassinati Berlusconi e Giorgio Napolitano. Il traditore della patrià. Il tutto firmato da 'Gruppo Armato per la difesa del Popolò.

Ai giornalisti dei due quotidiani è andata la solidarietà del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia: 'La mia solidarietà al Corriere della Sera e al Giornale per quanto accaduto oggi. Si è trattato - ha spiegato il sindaco - di un gesto inaccettabile nei confronti delle redazione milanesi dei due giornali. La libertà di stampa va sempre difesa e ogni gesto intimidatorio deve essere condannato".

"Una attestazione di solidarietà incondizionata ai giornalisti de 'Il Giornalè e del 'Corriere della Serà" è stata espressa anche dall'esponente del Pdl Fabrizio Cicchitto: "La sospetta spedizione di antrace per sabotare gli uffici dei giornalisti mina l'agibilità democratica e il ruolo di garanzia che i giornalisti svolgono facendo il proprio lavoro.

Attaccare questo ruolo - ha affermato - significa andare a minare e indebolire la democrazia nel nostro Paese. Condanniamo questo vigliacco e scellerato gesto di violenza".

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