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Italia: causò valanga mortale, sciatore condannato a 10 mesi

Questo contenuto è stato pubblicato il 27 maggio 2010 - 08:30
(Keystone-ATS)

SONDRIO - Lo scorso 26 febbraio venne arrestato dalla polizia di Sondrio per aver provocato una valanga sciando fuori pista nella ski-area di Bormio 3000. La valanga causò la morte del suo amico milanese di 72 anni. Un arresto che destò scalpore perché fu uno dei primi eseguiti in Italia per un incidente del genere.
Ora il responsabile della slavina mortale, un 29enne di Inverigo (Como), davanti Tribunale di Sondrio ha patteggiato la pena a dieci mesi di reclusione per i reati di valanga colposa e disastro colposo.
Non gli è stata contestata l'imputazione di omicidio colposo perché le indagini dei poliziotti in servizio sulle piste da sci hanno accertato una corresponsabilità nell'evento dello sciatore defunto. La vittima, peraltro, il giorno prima della tragedia era stata multata dalla Guardia di Finanza di Bormio perché sorpresa a sciare in fuoripista.

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