Italia: pachistani arrestati a Brescia per strage Mumbai
BRESCIA - Due pachistani sono stati arrestati a Brescia con l'accusa di favoreggiamento nell'ambito della strage di Mumbai (India) di un anno fa, nella quale morirono 174 persone. Le misure cautelari arrivano alla fine di un'inchiesta avviata lo scorso dicembre.
Secondo quanto riferisce la Digos, nell'imminenza degli attentati, compiuti tra il 26 e il 29 novembre 2008, i due pachistani, usando l'identità di una persona ignara, avrebbero effettuato dall'agenzia per trasferimenti di denaro che gestivano a Brescia, ora sotto sequestro, una rimessa di denaro per pagare l'account di un servizio di telecomunicazioni VoIP, sulla rete internet, utilizzato da soggetti in contatto con gli attentatori di Mumbai.
L'attività di indagine è stata condotta dalla Digos sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia e della Direzione Centrale Polizia di Prevenzione - Servizio Centrale Antiterrorismo, e svolta in collaborazione con la Guardia di Finanza.
"L'ultima operazione conferma che il terrorismo si è affermato come minaccia globale", ha affermato il ministro degli esteri Franco Frattini commentando l'operazione di Brescia. "Scopriamo oggi - ha spiegato - attività terroristiche non più soltanto dedicate alla logistica in Italia ma impegnate in attività operativa vera e propria come nel caso degli arresti per l'attentato di Milano, e i recentissimi a Brescia". "Dimostrano - ha proseguito - come ha già segnalato il ministro Maroni che esiste una minaccia concreta cui tutto il mondo deve fare fronte".